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Lunedì 21 Giugno 2010
Live: Waters celebra «The Wall»
1 e 2 aprile 2011 show ad Assago
Il doppio, monolito della discografia dei Pink Floyd, verrà riproposto in Europa con una serie di concerti da Roger Waters, "mente" di quella rock band inglese che raggiunse il culmine creativo proprio con quel disco
Sarà la prima volta che The Wall viene messo in scena da oltre 30 anni. L'ultima risale al 1980-1981, quando i Pink Floyd andarono in tour con la riproposizione integrale di quel capolavoro, muro compreso. Uno show che nel 2000 è diventato il doppio cd Is there anybody out there?. Dopo aver dato la sua visione di Dark Side of the Moon, Waters ha così pensato di riprendere il primo disco dei Pink Floyd di cui è il dittatore, grandiso padre del concept come di tutti i testi e della maggior parte delle musiche. Ma The Wall suona inconfondibilmente Pink Floyd (a differenza del successivo The Final Cut, quasi un album solista di Waters). David Gilmour dona un valore aggiunto notevole all'opera, cantando tanti pezzi e firmando le memorabili Comfortably Numb e Run Like Hell.
Ma perché The Wall? Waters si era reso conto, nei tour, che tra la band e il pubblico era come si fosse alzato un muro e lui decise di esplorare quelle paure da bambino che degerano nel regime assoluto con una grande allegoria. The Wall è stato anche un film, presentato fuori concorso nell'82 al 35° Festival di Cannes, basato sull'album anziché viceversa: ne è la "colonna visiva". Tre i livelli di lettura: uno autobiografico (la morte in guerra del padre di Waters, i problemi dell'educazione scolastica nel periodo delle rivolte studentesche), uno di osservazione e critica sociale (l'incomunicabilità nei rapporti di coppia, la rockstar onnipotente), infine l'evoluzione della follia del protagonista. In una stanza d'albergo a Los Angeles, la rockstar drogata Pink (Bob Geldof), rivive, grazie a un film di guerra, i momenti più significativi della sua tragica esistenza. E pone l'ultimo mattone nel muro, chiudendosi del tutto nella sua follia. Ma quel muro cadrà...
Andrea Cavalcanti
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