Cronaca / Merate e Casatese
Giovedì 01 Giugno 2017
L’Inrca ristrutturato è a “consumo zero”
Risparmio e efficienza a Casatenovo
Il progetto è costato un milione e mezzo , il vecchio ospedale fatiscente ha cambiato aspetto Si produce energia elettrica e termica, costi abbattuti del 70%
E’ stato presentato ieri mattina il progetto di ristrutturazione e contenimento del consumo energetico realizzato all’Inrca di Casatenovo, presenti moltissime autorità, i vertici dell’istituto, vari tecnici e rappresentanti delle aziende che hanno fatto i lavori, i vertici delle istituzioni sanitarie lecchesi.
Risultato degno di nota
Dal punto di vista che più interessa pazienti e visitatori della struttura, il risultato ottenuto è degno di nota. Il vecchio ospedale, che nelle stesse parole di Giovanni Madeo, del servizio di prevenzione e protezione aziendale dell’istituto, era «fatiscente», ha tutta un altro aspetto. Il tutto accoppiato a sistemi che consentono maggior efficienza nella produzione di energia elettrica e termica, minori consumi. Sono stati raggiunti questi risultati grazie ad un team di lavoro che ha raggruppato per l’Inrca Madeo, il direttore di presidio Claudio Montoli, Tiziano Offredi, Andrea Bonfanti e Elisa Arrigoni. La progettazione e la direzione lavori è stata seguita dall’ingegner Giuliano Visinoni e dall’architetto Fabrizio Crevenna, della Tekn&Co. Ecco qualche dato, è stato realizzato un cappotto con polistirene espanso spesso 12 centimetri su 4 mila metri quadri di facciate, «sono stati posati 2.250 metri quadri di copertura con polistirene spesso 14 centimetri, rivestito con guaina e sono stati sostituiti 950 metri quadrati di serramenti», ha spiegato Crevenna. I consumi dell’Inrca ammontano a 220 mila metri cubi di metano all’anno ed a 700 megawatt di corrente elettrica, con abbattimento di emissioni e consumi di gas del 70%. L’investimento è stato di 1 milione e 500 mila euro, coperti al 90% da un bando del Ministero dell’Ambiente, sono serviti per realizzare anche 18 sonde geotermiche con pompe di calore, un enorme impianto di cogenerazione, impianti fotovoltaici. gli impianti forniscono 80 kW dalla geotermia, 90 kW dalla cogenerazione, la caldaia in pratica, ed infine 10 kW di fotovoltaico. Non è finita:
Entro l’estate la climatizzazione
«Grazie ad un ulteriore investimento di 250 mila euro, entro l’estate verrà completata la climatizzazione dei locali dell’unità di Pneumologia, per un efficace controllo della purezza e salubrità dell’aria, fondamentale per un presidio specializzato nella cura delle patologie pneumologiche», ha spiegato Madeo. Il direttore di presidio, Claudio Montoli, ha riassunto l’iter dei lavori: «Sono stati avviati nel 2016 e conclusi ad aprile, sono stati fatti senza interrompere in alcun modo l’assistenza, non è avvenuto neppure un incidente e c’è stato solo un calo del 2% del fatturato. Ci aspettavamo un calo del 10-15%, possiamo dirci soddisfatti».
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