LineeLecco, il Tar sospende la demolizione dell’edificio considerato abusivo alla Piccola

La palazzina di Linee Lecco alla Piccola è salva per ora. Il tribunale amministrativo regionale ha accolto il ricorso presentato dalla società ed ha sospeso sia delibera di giunta inerente al manufatto sia l’ordine di abbattimento che è derivato da quel primo atto. La trattazione nel merito della vicenda si svolgerà nell’udienza pubblica fissata per il 5 marzo 2025. Si arricchisce così di un nuovo capitolo la storia del burrascoso rapporto tra questa amministrazione comunale e la società, partecipata al 100% da Palazzo Bovara, che gestisce il trasporto pubblico locale e i parcheggi all’ombra del Resegone. Nel dettaglio, la discussione intorno alla palazzina della Piccola era iniziata lo scorso 30 maggio quando la giunta di Mauro Gattinoni ha annullato in autotutela i provvedimenti con cui, due anni prima, era stata autorizzata la costruzione di quell’edificio, dichiarandolo di fatto “abusivo”. Alla base di quell’atto c’era un errore nell’iter autorizzativo, di cui il comune si è assunto piena responsabilità. Tuttavia, a fare particolarmente discutere è stata la mancata comunicazione tempestiva a Linee Lecco dei provvedimenti che la giunta stava per prendere. Peraltro, come previsto dalla legge, pochi giorni dopo il comune ha ordinato l’abbattimento della struttura “abusiva”. Un edificio che, nelle previsioni iniziali, doveva ospitare la dataroom da cui il personale di Linee Lecco avrebbe portato avanti la gestione di tutti i parcheggi a pagamento della città di sua competenza. In quella palazzina oltre al personale avrebbero trovato posto anche i server della società, fondamentali per un monitoraggio in tempo reale della situazione nelle aree di sosta. In realtà, il personale di Linee Lecco ha potuto lavorare in quei locali per poco: a maggio 2023, tre mesi dopo l’inaugurazione, la struttura è stata chiusa e da allora è rimasta inutilizzata, cosa che ha arrecato un importante danno alla società. Del resto, per realizzare quell’edificio sono stati spesi 300mila euro. Dopo settimane di analisi e approfondimenti tecnici, Linee Lecco ha scelto di fare ricorso contro l’ordinanza del comune, rendendo la discussione ancora più incandescente. Alcuni giorni fa, infatti, il socio unico, Palazzo Bovara per l’appunto, ha di fatto sfiduciato i vertici della società, guidata finora dal presidente Mauro Frigerio, esprimendo forti perplessità sulle modalità di gestione. Nel frattempo, si sono mossi tanto i sindacati quanto i gruppi di opposizione in consiglio comunale. “Come già accaduto in passato, – commenta Simone Brigatti, esponente di Lecco Ideale – Lecco Merita di Più – la giunta avvia battaglie politiche o legali che poi si rivelano dei “buchi nell’acqua”, finendo in questo caso con il danneggiare Linee Lecco. Per questo motivo, attraverso un’apposita mozione, abbiamo chiesto alla giunta di risolvere una serie di questioni ancora aperte, evitando per quanto possibile sprechi di risorse pubbliche. Oltre al destino della palazzina della Piccola, per esempio, è necessario chiarire se sarà prolungato l’affidamento a Linee Lecco della gestione dei parcheggi ed in che modo, qualora ciò non dovesse accadere, la società sarà ristorata per le opere pluriennali eseguite a questo scopo e non ancora ammortizzate”.

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