Cronaca / Valsassina
Domenica 22 Dicembre 2024
Lierna, petizione e raccolta fondi contro l’antenna di Genico
Una petizione contro l’antenna posizionata a Genico, proposta dall’associazione “Su la testa” che si può firmare su Change.org.
Il 20 novembre, la società Cellnex, ha posizionato in frazione Genico un’antenna 5G alta più di 30 metri, su terreno privato, lungo lo storico sentiero del Viandante, il primo cammino certificato dal Touring Club Italiano.
«Nessuna informazione preventiva ai cittadini da parte del Comune, con conseguente impossibilità di interagire con le istituzioni al fine di proporre soluzioni alternative, meno impattanti sul paesaggio e meno dannose per i cittadini che ora si trovano l’antenna dentro il centro abitato», spiegano i sostenitori della petizione.L’istruttoria relativa alla gestione della pratica, è passata quasi interamente come “silenzio assenso”.
Solamente l’Arpa, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ha rilasciato il proprio parere assunto agli atti della conferenza di servizi convocata dal Suap, il servizio unico attività produttive, gestito dalla Comunità montana della Valsassina, di cui si avvale il Comune di Lierna a seguito di apposita convenzione; quindi, secondo la legge, in caso di mancato parere da parte degli enti coinvolti entro i termini stabiliti, il legislatore attribuisce all’inerzia dell’amministratore il valore di “accoglimento dell’istanza presentata dal richiedente»
Alcuni frazionisti di Genico insieme ad altri liernesi hanno deciso di non darsi per vinti e di ricorrere al Tar, affinché l’antenna 5G sia rimossa e spostata altrove, in un luogo di minor azione impattante.
Ora arriva la petizione, e la richiesta di aiutare con un contributo i frazionisti di Genico a sostenere le spese legali.
L’Iban è IT89P0306909606100000194886 di Banca Prossima Intesa intestato all’associazione “Su la testa” aps con causale “Donazione per contributo spese legali ricorso Tar antenna 5G Lierna”.
Per informazioni si può scrivere a: [email protected].
Nei giorni scorsi la questione è finita a Roma, con in un’interrogazione ai ministri dell’ambiente e della sicurezza energetica e della cultura, sottoscritta dal senatore Tino Magni che chiede al Governo «di intraprendere urgenti iniziative per fare luce al più presto sull’iter che ha portato all’installazione del ripetitore 5G in prossimità delle abitazioni, nonché sull’impatto ambientale di tale misura, che non può non apparire adottata in assoluto spregio della tutela dei diritti dei cittadini e dei vincoli a salvaguardia del decoro ambientale e turistico della comunità liernese, anche al fine di promuovere la rimozione del ripetitore stesso».
Ora la petizione per muovere l’opinione pubblica, con i sostenitori che chiedono di spostare l’antenna in un altro luogo lontano dall’abitato.
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