Lierna, il caso dell’antenna 5G arriva in Senato. «Rovina il paesaggio, va spostata da lì»
Il parlamentare lecchese Tino Magni (Avs) ha presentato un’interrogazione al Ministero. I residenti pronti al ricorso al Tar, avviata una petizione
Avviato il ricorso al Tar, aperta la petizione per spostare l’antenna per la trasmissione dei dati in 5G posizionata a Genico - lungo lo storico sentiero del Viandante che rappresenta in Lombardia il primo cammino certificato dal Touring club italiano - ieri mattina il senatore Tino Magni ha fatto un sopralluogo dopo che nelle scorse settimane ha presentato un’interrogazione ai ministri dell’ambiente e della sicurezza energetica e della cultura.
Ed ora avanza la proposta da parte di un privato di mettere a disposizione un terreno, in un luogo montano lontano dall’abitato.
Nella sua interrogazione il senatore Magni ha chiesto al Governo di intraprendere urgenti iniziative per fare luce al più presto sull’iter che ha portato all’installazione del ripetitore 5G in prossimità delle abitazioni
«Ho portato ai ministri i problemi dei cittadini che non sono contro i sistemi che permettono una migliore comunicazione, ma quando si posiziona un’antenna di tale impatto bisogna parlarne prima coi cittadini, decidere insieme il luogo, che non può essere una zona come Genico, dove il valore aggiunto è la bellezza del contesto. Ci sono state, stando alle informazioni che ho, delle mancanze, e così la gente si è trovata con un’antenna che non è certo la miglior cosa dal punto di vista ambientale. e allora si deve riprendere in mano la situazione e fare quello che non è stato fatto per risolvere la situazione».
Rimozione e posizionamento in un’altra area è la richiesta dei residenti.
«Ci sono dei passaggi che non sono stati fati in modo corretto e quindi il via libera al posizionamento dell’antenna è passato tutto per silenzio assenso - spiega Patrizia Stropeni, liernese, del gruppo dei cittadini impegnati nel ricorso al Tar -. Ho contattato l’impresa di telefonia che mi ha detto che non sapevano nulla dell’opposizione dei cittadini. Ora l’unica via è il ricorso al Tar perché è inutile lamentarsi se poi non si fa nulla».
Al momento sul palo alto trenta metri che svetta lungo il sentiero del Viandante, in un grande prato a lato, in mezzo alle case, non sono ancora stati posizionati i trasmettitori.
La petizione contro l’antenna posizionata a Genico si può firmare su Change.org, ed ieri erano già 213 le firme a sostegno.
«Il 20 novembre, la società Cellnex, ha posizionato in frazione Genico un’antenna 5G , su terreno privato, a lungo lo storico sentiero del Viandante, il primo cammino certificato dal Touring Club Italiano. Nessuna informazione preventiva ai cittadini da parte del Comune, con conseguente impossibilità di interagire con le istituzioni al fine di proporre soluzioni alternative, meno impattanti sul paesaggio e meno dannose per i cittadini che ora si trovano l’antenna dentro il centro abitato», spiegano i sostenitori della petizione.
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