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Sabato 21 Gennaio 2012
Liberalizzazioni, che beffa
Solo 400 euro di risparmio
Tanto rumore per nulla, denuncia il Codacons. Antonelli: «Stralciate troppe voci, è stato dimezzato l'effetto delle riforme». L'obbligo di preventivo per i professionisti vale 200 euro di sconto a famiglia
LECCO «Condividiamo totalmente il provvedimento del governo. Ci dispiace, però, che le pressioni delle lobby abbiano avuto l'effetto di dimezzare il risparmio per le famiglie rispetto alle bozze iniziali. E ci auguriamo che il decreto non subisca ulteriori peggioramenti nel passaggio in parlamento».
I consumatori la pensano in modo diametralmente opposto rispetto alle categorie toccate dalle liberalizzazioni. Il rimprovero mosso all'esecutivo, semmai, è quello di non avere osato abbastanza. «Il Codacons - dice Mauro Antonelli - assieme ad altre associazioni dei consumatori, ha fatto una serie di stime circa gli effetti positivi delle liberalizzazioni sulle tasche delle famiglie. La stima relativa alla prima bozza del decreto era di 900 euro, poi scesi a 465 con la seconda. Ora i calcoli sul decreto definitivo andranno fatti con attenzione, ma di certo il risparmio si è ulteriormente ridotto».
La mancata liberalizzazione dei saldi, in particolare, determinerebbe una riduzione pesante rispetto al risparmio possibile nel commercio al dettaglio. Per questo la minore spesa a famiglia su base annua è scesa dalla prima stima di 350 euro ai 50 euro della seconda. Altro punto controverso è la vendita dei farmaci di fascia C nei supermercati: la liberalizzazione è stata legata al vincolo che nella regione non sono state ancora assegnate almeno l'80% delle sedi farmaceutiche messe a concorso e così il risparmio per le famiglie si è ridotto da da 50 a 20 euro. Anche l'eliminazione della possibilità per il distributore di carburanti di riscattarsi dall'asservimento alla compagnia petrolifera significa - secondo il Casper, comitato di cui fanno parte, oltre la Codacons, anche Adoc, Movimento Difesa del cittadino e Unione Nazionale Consumatori - passare da 200 a 100 euro annui di risparmio.
«A questo punto - sottolinea Antonelli - la liberalizzazione più interessante per i cittadini è quella relativa ai professionisti. L'eliminazione delle tariffe minime e l'obbligo di rilasciare un preventivo possono portare, in base alle nostre stime, a un risparmio di 200 euro annui per famiglia. Ma perché ciò accada davvero è importante che sia davvero prevista una punizione per chi sgarra: il decreto prevede un provvedimento disciplinare a carico di chi non rispetta la nuova normativa, però è essenziali che gli ordini professionali si uniformino».
La voce relativa al carburante, seppure dimezzata rispetto alla bozza originale, rimane la seconda più significativa per le tasche degli italiani. «I cento euro di risparmio presunto nel corso del 2012 sono legati all'obbligo della trasparenza del prezzo e dei distributori self-service, nonché alla possibilità per i benzinai di arrotondare vendendo altri prodotti».
Il responsabile del Codacons non si sofferma neanche sui taxisti («La famiglia media non prende il taxi») e rimarca la necessità che il parlamento resista alle pressioni delle lobby. «Il risparmio è già esiguo, non peggioriamo ulteriormente gli effetti di un provvedimento partito con ben altre intenzioni».
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