Cronaca / Lecco città
Lunedì 14 Settembre 2015
L’energia si può risparmiare
Informatica e web aiutano
Da tutto il mondo a Lecco per un incontro sui sistemi a rete innovativi
Il territorio può diventare un’area sperimentale per le nuove tecnologie
Tutto il mondo a Lecco per discutere di Smart grid, tra reti energetiche intelligenti e scenari futuri.
Sono iniziati alla Casa dell’economia i lavori del meeting dell’International Smart grid action network (Isgan), organizzato da Rse – Ricerca sul sistema energetico - con il supporto di Camera di commercio e Univerlecco. Un evento di portata globale, con ospiti di spessore e, non secondario, una ricaduta pesante sul turismo, considerate le oltre 550 notti prenotate dal 12 al 18 settembre nelle strutture ricettive lecchesi.
A partecipare al meeting – affiancato da quello del Global Smart Grid Federation (Gsgf) – incentrato sul tema “Il ruolo delle comunicazioni come elemento di sviluppo per lo smart energy system” sono infatti giunti a Lecco 100 fra ricercatori e rappresentanti di istituzioni e imprese provenienti da 25 Paesi, che hanno posto il focus in particolare sul rapporto fra il sistema delle comunicazioni (Ict) e il sistema energetico, due mondi ormai prossimi a una convergenza che potrà condurre all’integrazione di servizi e allo sviluppo di nuovi prodotti e opportunità per gli utenti e le imprese.
A fare gli onori di casa, il presidente dell’ente camerale, nonché di Univerlecco, Vico Valassi, affiancato da Stefano Besseghini, amministratore delegato di Rse, Michele de Nigris chairman di Isgan e direttore del dipartimento per lo sviluppo sostenibile e fonti energetiche di Rse.
Valassi, in chiusura del suo intervento, ha rilanciato la proposta di Lecco come «prototipo della declinazione di uno Smart energy System, che si collochi in posizione baricentrica tra una naturale isola come la Valtellina (isola almeno in senso energetico) e l’area metropolitana di Milano.
La presenza del lago e di un articolato sistema industriale sia energivoro che knowledge intensive lascia intravvedere l’humus ottimale per lo sviluppo di un ampio progetto di smartizzazione, cioè la realizzazione di una piattaforma comune su cui soggetti eterogenei possano concorrere alla implementazione di servizi in grado di caratterizzare in senso Smart un territorio non riconducibile all’ambito metropolitano». Progetto sfidante che non nasce oggi, sul quale si sta lavorando da tempo con Rse, Politecnico, Cnr e Regione Lombardia.
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