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Sabato 23 Marzo 2013
Lega, Parolo sotto accusa
"Sbagliate quelle dimissioni"
È un attacco duro, durissimo, quello che la segreteria provinciale del movimento lancia contro uno dei suoi uomini di punta, il consigliere regionale Ugo Parolo: ora non ha proprio più niente di valtellinese
Sondrio - Fronte unito in campagna elettorale e nei festeggiamenti della vittoria, addirittura contro la nomina di Maurizio Del Tenno all'interno della giunta Maroni, all'indomani dell'ufficializzazione dell'incarico al pidiellino la Lega Nord torna all'antico, sfaldandosi al suo interno. E preannunciando quella resa dei conti tra le diverse fazioni interne che gli osservatori – e non soltanto – si attendono da tempo.
È un attacco duro, durissimo, quello che la segreteria provinciale del movimento lancia contro uno dei suoi uomini di punta, il consigliere regionale Ugo Parolo. Parole al vetriolo, al pari di quelle usate contro Del Tenno dallo stesso Parolo e dal presidente della Provincia, Massimo Sertori, scritte nero su bianco sulla bacheca Facebook del partito. Così che la posizione del Carroccio non possa essere in alcun modo fraintesa.
«Dopo aver dato le dimissioni dal collegio di Vigilanza sulla nuova Statale 38, oltre che i natali, Parolo non ha proprio più niente di valtellinese – è il commento di risposta a chi inneggiava al consigliere come unico rappresentante della provincia a Milano -, con la sua polemica gratuita e con la sua scelta ha dato uno schiaffo alla volontà dei cittadini. Non è così che si fanno gli interessi dei valtellinesi e valchiavennaschi, per favorire l'interesse comune le questioni personali dovrebbero rimanere fuori dalla porta».
Un giudizio tranciante che non lascia molto spazio alle repliche e che semmai con quel riferimento alla «polemica gratuita» prova a tirare in ballo chiunque abbia intenzione di seguire la stessa strada. Insomma Sertori, l'amico e compagno di tante battaglie, pare avvisato.
D'altro canto la divisione tra la segreteria e i suoi uomini di punta – Parolo e Sertori in questo caso - si era resa ben evidente alla vigilia delle urne, quando in ballo c'era la scelta dei candidati. Proprio allora sempre su Facebook era partita una campagna a tambur battente a favore di Narciso Zini, indicato dalle sezioni per la corsa al Pirellone, contro chiunque altro, Sertori o Parolo che fosse. E se la candidatura prima e l'elezione poi di Parolo sembravano essere state quantomeno metabolizzate, ecco che alla prima occasione è rispuntata la vecchia acredine.
La Lega giudica la scelta di Parolo egoistica, contro l'interesse della Valle. Era stato lo stesso Parolo annunciando le dimissioni a spiegare le ragioni del gesto: «In tal modo – le sue parole in riferimento alla nomina di Del Tenno alle Infrastrutture -, considerate le evidenti marcate differenze operative che ci contraddistinguono, il nuovo assessore potrà al meglio gestire un organo da lui direttamente presieduto».
Parolo, rimanendo fermo su posizioni e valutazioni del coordinatore provinciale del Pdl, aveva comunque assicurato la «più totale e sincera collaborazione nell'interesse dei lombardi e dei valtellinesi e valchiavennaschi». Resta ora da capire cosa seguirà ad un giudizio così sferzante che colpisce uno, ma mette in guardia molti.
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