Cronaca / Tirano e Alta valle
Domenica 30 Aprile 2017
«L’edilizia fatica a ripartire
In Valle serve un progetto serio»
Il punto nell’incontro regionale della Filca Cisl a Valdisotto
«Abbiamo scelto questa località per ricordare le vittime della Val Pola»
Una due giorni significativa ed intensa, a Valdisotto, per parlare di economia e ricordare il trentennale della frana della val Pola. Si è svolto all’hotel Cepina, il dodicesimo congresso della Filca Cisl Lombardia, la categoria che rappresenta e tutela i lavoratori dell’edilizia, del cemento e del legno. “Per un sindacato delle generazioni: nuovi modelli, nuovi diritti” lo slogan della due giorni di confronto e dibattito che ha visto impegnati 108 delegati in rappresentanza dei 43mila iscritti.
«Siamo qui in Alta Valle - ha sottolineato il segretario generale Filca Cisl Lombardia Francesco Bianchi – per dare un segnale forte ad un settore, quello dell’edilizia, che fa fatica a ripartire e che, quando lo farà, sarà lontano dai dati antecedenti all’anno 2008. Abbiamo scelto Valdisotto anche per tributare un omaggio alle vittime della val Pola e per porre l’accento sulla necessità di una maggiore attenzione al territorio ed alla sicurezza».
«Come sindacato intendiamo prendere in mano il mercato del lavoro che, nel nostro settore, è per l’80% del caporalato. Siamo certi di riuscire a riqualificare il personale ed a piazzarlo in nuovi mercati». E sullo sviluppo della Valtellina, un settore sul quale puntare è quello della filiera bosco – legno: «Ad oggi l’80% degli alberi sono importati da Austria e Svizzera – ha rimarcato Bianchi -. Un terzo dell’Italia è boscoso ma il legname non viene utilizzato. Occorre puntare su di un progetto a lungo termine, su un ragionamento serio con le segherie e gli enti di vari livelli, un progetto che deve iniziare subito». La due giorni di Valdisotto è stata caratterizzata anche dall’intervento dell’economista Alberto Berrini, dai contributi da parte di diversi segretari del sindacato oltre che da un omaggio toccante alle vittime della val Pola, alla chiesa di Aquilone.
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