Editoriali / Lecco città
Venerdì 05 Luglio 2013
Lecco,contro la ’ndrangheta
Il caso dell’impiegata dell’Asl
Sara Velardo, 31 anni, nata a Bagnara, da 11 anni residente in città
nel mirino per un video scomodo sul web
Lecco-Bagnara Calabra, milletrecento chilometri di distanza agli antipodi dello Stivale, ma qualcosa in comune: Sara Velardo, una bella ragazza di 31 anni nata e cresciuta giù, ma venuta su a costruire la sua vita undici anni fa. Calabrese al cento per cento, lecchese di adozione perché qui ha scelto di stare, la ragazza è diventata un caso prima sul web, poi sulla stampa regionale del sud con echi che ormai si stanno diffondendo in tutta Italia.
Tutta colpa, meglio merito, di un video che Sara ha girato con mezzi di fortuna (il suo cellulare) usando come attori i genitori e gli amici di Bagnara che hanno creduto al suo messaggio: sullo sfondo di un paese dalla sfolgorante bellezza mediterranea, gli sfregi della spazzatura che si accumula a quintali per le vie del centro e l’accompagnamento di una canzone con un ritornello orecchiabile e piacevole “ndranghe ndranghe ndranghe, ndrangheta, ndranghe ndranghe ndranghe...” e un testo in dialetto stretto mentre i bagnaroti inquadrati con cartelli esplicativi in italiano fanno partecipi gli spettatori del fatto che “il commissario, passeggia, il sindaco passeggia, il vigile passeggia e mi devo preoccupare io?”. Questo video su you tube in poco tempo ha ottenuto circa novemila visualizzazioni.
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