Cronaca / Lecco città
Mercoledì 26 Novembre 2014
Lecco.Cassa integrazione
Ancora numeri in crescita
Wolfango Pirelli, segretario della Cgil, la definisce «micidiale». A settembre “straordinaria” con il botto
«È quella che, purtroppo, segnala il deterioramento di molte situazioni che si ritenevano recuperabili»
Il segretario generale della Cgil Wolfango Pirelli parla di «un’impennata micidiale» di cassa integrazione straordinaria nello scorso mese di ottobre, sulla base degli ultimi dati elaborati dall’Osservatorio Cig della Cgil.
«Se mettiamo a confronto – spiega Pirelli - i dati del periodo compreso fra gennaio e settembre di quest’anno con quelli da gennaio a ottobre, sempre per il 2014, vediamo che nell’ultimo mese c’è stato un fortissimo peggioramento della cassa integrazione straordinaria, con un milione di ore in più realizzate solo sull’ultimo mese di ottobre».
Nei primi 9 mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso la cassa straordinaria è infatti cresciuta del 48,29%, se invece guardiamo ai dati sui 10 mesi vediamo che si totalizza una crescita del 64,69%, cioè il 16,4% in più in un solo mese per un totale 6.539.000 ore a ottobre scorso.
«Ciò significa – spiega Pirelli - che in un primo momento le aziende hanno utilizzato la cassa integrazione ordinaria per gestire le crisi, poi quest’utilizzo progressivamente cala a fronte di un’impennata delle ore di cassa straordinaria, quella che realmente segna il deterioramento di tante situazioni che si ritenevano recuperabili e invece non si rivelano tali, in un processo che si è tutt’altro che arrestato. Non è detto – aggiunge - che senz’altro alla cassa straordinaria debba corrispondere la messa in mobilità, ma di certo è sintomo di una situazione di estrema difficoltà che ci preoccupa molto».
A conferma dell’imbuto in cui sono finite tante situazioni di cassa integrazione ordinaria e leggendo la situazione sul lungo periodo, dall’analisi della Cgil vediamo che nei primi 10 mesi del 2008 la cassa straordinaria era pari a 332.546 ore, che solo un anno dopo, nel 2009 con una forte impennata salgono a 2.203.000 fino ad arrivare progressivamente ai sei milioni e mezzo di ore del mese scorso: «Dobbiamo capire a fondo che è soprattutto questo l’effetto peggiore della crisi – aggiunge il sindacalista – frutto di una drammatica compensazione fra cassa ordinaria e straordinaria».
Infatti all’inizio della crisi l’ordinaria passa dalle 570.485 ore autorizzate del 2008 agli 11.593.000 ore del 2009: il 2.000% in più, a dimostrazione dell’uso intensivo di cassa ordinaria che all’inizio della crisi era a disposizione delle aziende.
Ma è l’uso della straordinaria che scandisce a Lecco l’evoluzione di difficoltà che stanno investendo soprattutto il settore metalmeccanico, dove in settembre la cassa straordinaria era cresciuta (+25% circa) ma molto meno rispetto al totale registrato su tutti i settori.
Legno-arredo ed edilizia si confermano nell’indagine Cgil altri due settori molto colpiti, mentre un settore che ne risente in modo più marginale sembra essere quello della chimica.
Nei primi 10 mesi del 2014 la cassa ordinaria segna una flessione del 29,95%, mentre solo il mese prima, a settembre, la flessione era più decisa (-49,6%): «C’è una minor caduta delle ore di cassa ordinaria – dice Pirelli – tuttavia il suo andamento è veramente molto ciclica, per noi il vero indicatore di come stanno andando le cose resta la straordinaria».
Ad essere valutati come scarsamente significativi per la lettura dell’andamento della crisi sono invece i dati della cassa in deroga «in quanto – dice Pirelli – sono dati molto legati all’andamento dei decreti regionali di rinnovo dei fondi per la deroga».
I dati, spiega una nota dell’Osservatorio, «confermano che le azioni intraprese ad oggi non hanno invertito il senso di marcia dell’economia e che il carattere strutturale della crisi non è stato ancora aggredito all’origine, ossia nella capacità competitiva di tutta la filiera manifatturiera».
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