Editoriali / Lecco città
Domenica 09 Febbraio 2014
Lecco,biblioteca sotto controllo
Il questore: «Più sicurezza»
L’impegno è quello di far intervenire il poliziotto di quartiere affinché possa con la sua semplice presenza garantire sicurezza a chi si reca lì per studiare e leggere
LECCO
Un agente della polizia municipale ieri mattina ha sostato a lungo di fronte alla biblioteca: una presenza ovviamente non casuale che sta a testimoniare che quanto avvenuto è un fatto grave e che necessita di un’opera di prevenzione.
La presenza di balordi in quella zona della città (ma anche in altri punti come la stazione ferroviari e in un’occasione addirittura all’ospedale Manzoni dove si è verificato una sorta di blitz serale) era già stata accertata dalle forze dell’ordine.
La situazione è nota in particolare alla questura : l’impegno è quello di far intervenire alla biblioteca il poliziotto di quartiere affinché possa con la sua semplice presenza garantire sicurezza a chi si reca lì per studiare e leggere.
Dalla questura fanno sapere che, oltre al foglio di via che è stato applicato a una persona di nazionalità rumena, è al vaglio anche la posizione soprattutto di un uomo di nazionalità polacca, che già nelle scorse settimane è stato coinvolto in altri episodi.
Una situazione, dunque, quella della biblioteca comunale che sarà attentamente controllata dalle forze dell’ordine dopo quanto accaduto alle due quindicenni, barricate nel bagno perché prese di mira da alcuni uomini ubriachi.
I controlli da parte della Polizia di Stato si sono concentrati nei giorni scorsi anche nell’attività di contrasto dell’abusivismo commerciale. Giovedì, in particolare, le volanti e otto equipaggi del reparto prevenzioni crimine della Lombardia hanno effettuato un controllo nei parcheggi.
In via Parini, dopo un breve inseguimento, i poliziotti sono riusciti a bloccare due cittadini extracomunitari che erano intenti a vendere materiale contraffatto, in particolare cd: entrambi sono stati denunciati. Negli altri parcheggi della città i venditori abusivi, alla vista delle forze dell’ordine, sono invece fuggiti e non si sono più ripresentati.
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