Lecco. Welfare aziendale
Confindustria ha aperto un fondo
Per le aziende iscritte all’associazione di via Caprera arriva il “bonus”
L’ammontare complessivo del fondo sarà di 100mila euro, una misura che va a sostegno degli investimenti aziendali ottimizzando i costi in un’ottica di miglioramento del clima nelle imprese.
L’iniziativa va a supporto di quella prassi sempre più diffusa per la quale nella contrattazione aziendale, quella di secondo livello che coinvolge direttamente l’impresa (col supporto della propria associazione di categoria) e i sindacati, i premi di risultato sono trasformati in misure di welfare, cioè di erogazione di servizi a carattere sociale che possono andare dalla salute al benessere, all’educazione, ai viaggi, a soluzioni pensionistiche e altro, secondo una linea contrattuale da tempo sostenuta e condivisa dall’associazione anche a livello nazionale.
Già nel novembre scorso l’associazione di via Caprera aveva dato il via al servizio di welfare aziendale per affiancare le aziende nella definizione di piani aziendali di welfare attraverso l’utilizzo di “flexible benefits”, cioè di un sistema attraverso cui i dipendenti possono scegliere pacchetti di benefits in linea con le proprie esigenze.
Il servizio, tutt’ora utilizzabile dalle aziende, dà loro un supporto nelle fasi di contrattazione attraverso le aree “fiscale-tributaria” e “relazioni industriali” dell’associazione.
Ora, il “bonus welfare” rafforza tale azione dando alle imprese associate che attivano con Union Service (società di servizio dell’associazione) il servizio per la redazione e la gestione di precisi piani di welfare aziendale, «a completamento - chiarisce Confindustria in una nota - della consulenza e del supporto comunque garantiti dall’associazione fra i suoi servizi».
In sostanza il contributo per la messa a punto di un piano welfare andrà a coprire in tutto o in parte costi per le analisi demografiche, sociologiche e retributive e quelli per l’operatività attraverso la piattaforma internet dedicata, con la quale le aziende possono gestire autonomamente i propri piani e l’erogazione dei cosiddetti flexible benefits.
L’attivazione del servizio passa da un primo incontro con l’associazione al fine di valutare in senso fiscale e sindacale le singole situazioni aziendali in base alle quali stabilire le modalità di conversione del premio di risultato in pacchetti di benefits.
Le richieste, fa sapere l’associazione, saranno soddisfatte in ordine cronologico di arrivo e fino all’esaurimento del fondo, che resterà aperto comunque non oltre il 31 dicembre dell’anno in corso.
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