Editoriali / Lecco città
Martedì 05 Novembre 2013
Lecco, a Villa Locatelli
il più ricco è il presidente
Pubblicate online le dichiarazioni dei redditi: Nava in testa con 269mila euro di cui 54mila di indennità. Mancano all’appello in tre, due del Pd e uno della Lega. Al secondo posto l’assessore Antonio Conrater
Il più ricco è lui, il presidente della Provincia. Con il suo reddito imponibile di 269 mila euro circa, di cui 54mila di indennità di carica e il resto provento della sua attività di imprenditore, Daniele Nava batte tutti i colleghi della giunta e i consiglieri provinciali.
Ieri sul sito dell’ente (provincia.lecco.it) sono stati pubblicati nella sezione chiamata “Amministrazione trasparente” i redditi dei nove componenti della giunta e dei trenta consiglieri : è un obbligo di legge e va ottemperato entro il mese successivo all’ultima scadenza possibile per la dichiarazione dei redditi, quindi il 30 ottobre.
Tutti gli interessati, o quasi, hanno dunque consegnato la documentazione che è stata messa online, consultabile perciò da tutti i cittadini. Mancano all’appello in tre: due consiglieri del Pd, Riccardo Massei e Maurilio Viganò, e un consigliere della Lega, Rosagnese Casiraghi, che saranno invitati a mettersi in regola al più presto.
Intanto scorrendo le dichiarazioni, scopriamo che la meno abbiente di tutti è la consigliera del Pd Chiara Bonfanti, già assessore alla cultura nella giunta di Brivio: il suo reddito personale ammonta solo a 853 euro, provento dei gettoni di presenza da componente del Consiglio provinciale. percepiti per ogni partecipazione al Consiglio e alle commissioni. Ed è un’altra donna, sempre del Pd, Anna Mazzoleni, ad occupare il penultimo scalino nella scala dei redditi, con 2.200 euro dichiarati, di cui 1.630 sono i gettoni di presenza.
Sempre nell’ambito della giunta incontriamo il secondo più benestante di Villa Locatelli: è l’assessore ai servizi alla persona, alla famiglia, alle politiche giovanili e al lavoro,, il meratese Antonio Conrater che ha dichiarato per il 2012 un reddito di 120.000 euro, dei quali poco più di 35 mila sono il suo “stipendio” da amministratore pubblico. Tallonato dall’assessore al territorio e allo sviluppo economico, Gianluca Bezzi, di professione dirigente, con 108 mila euro. Una particolarità nel suo caso: percepisce la metà dell’indennità di carica, ovvero 17.600 euro invece di 35mila, perché in qualità di lavoratore dipendente non in aspettativa non ha diritto alla cifra piena (per legge). Una condizione che condivide con l’assessore all’ambiente, caccia e pesca e agricoltura, Carlo Signorelli, medico e docente universitario a Parma, che con i suoi 102 mila euro all’anno (2012) occupa il quarto gradino della classifica; metà indennità dunque anche per lui, che ha rinunciato a incassare l’indennità di sindaco di Perledo.
Il vicepresidente Stefano Simonetti, ha dichiarato 46.700 euro, di cui 35 mila di indennità di carica, e risulta il maggiore proprietario di beni immobili , con Sandro Cariboni, consigliere Pdl). Gli altri assessori: Franco De Poi (53mila di cui 35mila di indennità), Marco Benedetti (37.500 compresa l’indennità), Luca Teti (reddito imponibile di 8.300 euro, terzo meno abbiente nella classifica generale).
Nell’assemblea, quello di gran lunga più agiato è Carlo Malugani (Lega), presidente del Consiglio, con 116mila euro di reddito imponibile (terzo posto dunque), seguito da Ermanno Buzzi (Pdl) che ha dichiarato poco più di 94mila euro (compresi 435 euro in gettoni). Nel Pdl oltre a Buzzi, il più abbiente è Sandro Cariboni (80.175). Il più ricco del Pd per ora è Rocco Cardamone (57.800). Chi ha incassato di più, quanto a gettoni (oltre mille euro) sono tre consiglieri del Pd (Fabio Crimella, Anna Mazzoleni e Italo Bruseghini e i cosiglieri della Lega Giovanni Pasquini e Ferdinando Ceresa.
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