Lecco, vietato fare il bagno a Rivabella

I tecnici di Ats Brianza, nel corso di analisi condotte tra il 13 e il 15 maggio, hanno rilevato un’eccessiva presenza di escherichia coli e di enterococchi intestinali

Dal 24 maggio scorso in località Rivabella non si può fare il bagno nel lago. I tecnici di Ats Brianza, nel corso di analisi condotte tra il 13 e il 15 maggio, hanno rilevato un’eccessiva presenza di escherichia coli e di enterococchi intestinali, batteri pericolosi per la salute delle persone. Pertanto, il sindaco Mauro Gattinoni ha emesso l’ordinanza che impone il divieto di balneazione in quel tratto di lago al fine di tutelare la pubblica incolumità. Il provvedimento è valido fino a quando un cambiamento delle condizioni ne permetterà la revoca.

È fatto obbligo a chiunque di rispettarlo pena l’applicazione, in caso di violazione, di una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro. A seguito delle indagini di Ats, lo stesso provvedimento è stato applicato anche a Colico per quanto riguarda le spiagge di Colico Inganna - Lc 53 e Lido di Colico.

Gli altri lidi presi in esame durante l’indagine, invece, sono stati dichiarati balneabili. Nel dettaglio, si tratta di: campeggio e lido lariano ad Abbadia Lariana; lido di puncia e spiaggia d’oro a Bellano; darsena brera a Bosisio Parini; campeggio Europa a Dervio; riva del cantone e rivetta a Dorio; località pradello e canottieri a Lecco; riva bianca a Lierna; spiaggetta a Malgrate; olcio Lc – 18, camping Mandello, lido del Mandello, camping nautilus a Mandello del Lario; spiaggia di Onno, Vassena e frazione Limonta a Oliveto; riva gittana a Perledo; punta del Corno a Rogeno.

Per quanto riguarda il Comune di Lecco, dallo scorso 3 maggio è in vigore il divieto di balneazione anche alla Malpensata. Mentre a Rivabella il problema riguarda i batteri, in questo caso «deve essere vietata la balneazione per la perdurante presenza di condizioni di mancata accessibilità in sicurezza della spiaggia/linea di costa antistante lo specchio d’acqua dell’area descritta e del relativo fondale». Il compito di far rispettare il provvedimento a tutti i cittadini è affidato agli agenti della Polizia Locale. In caso di violazione, è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 euro a 500 euro. In parallelo, Palazzo Bovara si impegna ad “informare la popolazione tramite segnaletica che indichi il divieto di balneazione da posizionare in punti facilmente accessibili nelle immediate vicinanze dell’area interessata”.

Si tratta di un particolare non da poco, ripensando a quanto accaduto l’estate scorsa. L’assenza di cartelli che indicassero il divieto di balneazione, infatti, fu una delle questioni più discusse nei giorni successivi alla drammatica tragedia di Abubacar Darboe. Arrivato da pochi giorni in Italia, il diciottenne gambiano era annegato nel lago nelle vicinanze della statua di San Nicolò.

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