Lecco, via ponte Alimasco: «Vanno riaperti i parcheggi interrati»

Appello di Selva, amministratore delle Torri: «Chi lavora in questa zona non sa dove lasciare l’auto». Il parcheggio conta 224 posti, ma restano a disposizione solo i 63 all’aperto. Accanto al silos ci sono Tribunale e Agenzia delle Entrate

«Quei parcheggi servono a tutti». L’architetto Carlo Selva è l’amministratore del complesso “Le Torri” di corso Promessi Sposi e da tempo raccoglie le preoccupazioni dei privati sul problema dei posti auto.

Le parole

«In questo complesso – spiega l’architetto Selva – ci sono diversi uffici e locali commerciali. Negli ultimi anni, da quando sono arrivati prima il Tribunale e poi l’Agenzia delle entrate, è diventato sempre più difficile trovare parcheggio qui in zona. Le persone lasciano la macchina al Penny o all’Iperal».

Eppure, al di là del torrente Caldone una soluzione ci sarebbe: il parcheggio interrato di via ponte Alimasco. «Sistemare e riaprire quel parcheggio permetterebbe di alleviare i disagi di chi lavora qui», sottolinea l’architetto Selva. L’area di sosta di via Ponte Alimasco è composta da tre piani, di cui due interrati, per complessivi 224 posti auto, tutti di proprietà comunale. La struttura si trova davanti al cimitero di Castello, nonché ad una fermata della linea 4 dell’autobus, ed è collegata al complesso Le Torri attraverso una passerella pedonale che scavalca il Caldone.

I problemi

I problemi sono iniziati tra il 2021 e il 2022, quando i privati hanno segnalato al comune alcuni vandalismi commessi da un gruppo di adolescenti. Per circa due settimane, grazie ai pattugliamenti periodici della Polizia locale, la situazione era rimasta tranquilla. Tuttavia, una sera i vandali hanno aperto tutti gli estintori presenti in uno dei piani interrati, spingendo Palazzo Bovara a chiuderlo.

Da quel momento, quei posti auto sono rimasti inagibili, nonostante le luci del parcheggio siano tuttora accese. Il secondo capitolo di questa vicenda si è svolto lo scorso luglio: l’incendio di una vettura lasciata nell’altro parcheggio interrato da un lato ha determinato l’intervento della Procura, che ha posto sotto sequestro una parte dell’area, e dall’altro ha causato ingenti danni alla struttura.

Tradotto: anche il secondo piano interrato è stato chiuso. Dopo quel fatto, in realtà, è stata transennata anche una parte dei posti auto presenti in superficie, probabilmente per ragioni di sicurezza. Il risultato è che oggi sono utilizzabili solo 63 posti auto e chi non trova posto lascia la macchina sostanzialmente in strada.

La domanda

Nonostante le dimensioni ridotte, peraltro, quel parcheggio viene utilizzato fin dallo scorso anno anche come punto di raduno per i tifosi ospiti in occasione delle partite del Lecco al Rigamonti– Ceppi. Negli ultimi anni, le cronache hanno raccontato in più di un’occasione quanto quel parcheggio fosse scarsamente utilizzato.

Tuttavia, in un periodo storico in cui la città manifesta una grande fame di posti auto, il degrado in cui sono stati lasciati tutti quegli stalli appare una scelta poco lungimirante. Con ogni probabilità, ristrutturare il silos non basterebbe: servirebbe anche un piano di valorizzazione più ampio, legato per esempio al trasporto pubblico locale. Da Palazzo Bovara, per ora, nessun commento in merito.

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