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Sabato 26 Gennaio 2013
Lecco: vertenza dell'Arlenico
nessuna novità sul blocco
I dipendenti dell'Arlenico Lucchini sono davvero disposti a cedere alla procedura concorsuale il controllo dei sei milioni di euro di vergella depositata nello stabilimento? La decisione verrà presa mercoledì 30, giorno in cui è stato fissato un incontro fra il direttore del personale, Riccardo Grilli, i sindacalisti e le rsu per decidere sul da farsi.
Il nuovo commissario del gruppo Lucchini ha espressamente richiesto ai lecchesi di lasciare che quella vergella venga messa sul mercato per favorire l'afflusso di denaro nelle casse della società, ma non è così scontato che i lecchesi accettino la richiesta.
La decisione verrà presa mercoledì 30, giorno in cui è stato fissato un incontro fra il direttore del personale, Riccardo Grilli, i sindacalisti e le rsu per decidere sul da farsi. I dipendenti infatti avevano annunciato a novembre il blocco delle portinerie per tutelarsi ed evitare che, con lo svuotamento dello stabilimento, a gennaio la proprietà di Piombino si dimenticasse del laminatoio lecchese, tanto più perché la sede toscana è in grado di laminare la vergella proprio come a Lecco.
«C'è la disponibilità a trattare - conferma Mauro Castelli della Fiom Cgil - ma saranno i dipendenti a decidere se e in quale misura cedere la vergella e porre un freno al blocco delle portinerie. Ricordo che i lavoratori hanno avviato questo sistema per tutelare i loro posti di lavoro. I dipendenti dell'Arlenico chiedono solo di avere garanzie sulle prospettive della produzione e quindi del loro posto di lavoro».
Le incertezze che gravano sull'Arlenico sno comunque tante, dal momento che la new co, nata dalle ceneri del fallimento della Lucchini, avvenuto a fine 2012, deve fare i conti con un impianto troppo vecchio per continuare a lavorare, anche se il commissario straordinario, Piero Nardi, «dopo aver illustrato la situazione generale del gruppo Lucchini e le difficoltà finanziarie che persistono nella gestione aziendale - spiegano i sindacalisti -, ha dichiarato il proprio impegno per la presentazione di un piano industriale che mantenga l'integrità del gruppo e per l'individuazione di un acquirente, possibilmente appartenente al settore siderurgico».
Il neocommissario è quindi pronto a i incontrare le proposte dei lecchesi, dopo aver evidenziato la strategicità del polo lecchese, a pari titolo di Piombino e Trieste (dove ha sede la Ferriera di Servola) rispetto alle strategie future del gruppo. Un confronto che ci sarà se le organizzazioni sindacali e i lavoratori saranno disposti a ripristinare le normali attività del sito.
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