Lecco, a Veronello un ritiro da serie A

Corrono, sbuffano, sollevano, tirano, scattano. Poi stretchano, allungano, rilassano. I giocatori del Lecco sfruttano tutte le possibilità atletiche che un ritiro estivo può fornire loro. Soprattutto in una struttura come quella che fu la base operativa del Chievo in serie A, Veronello, a Bardolino. Campi perfetti, hotellerie non di lusso (ha tre stelle) ma efficientissima, piscina, palestra esterna, sale riunioni, sale relax, sale giochi. La temperatura, a Bardolino, non è mite. Ci sono più di 30 gradi, ma il venticello delle colline del Garda conforta i giocatori. Prima sotto il tendone della palestra esterna e poi sui terreni sterrati dei vigneti del famoso bianco prodotto in loco. Questo per quanto riguarda la mattina. Nel pomeriggio, invece, lavoro tecnico-tattico che mister Baldini prepara a tavolino durante la mattinata e poi fa eseguire sui campi.

Gli orari variano molto. Si comincia, dopo la colazione alle 7 e 30, dalle 9,30 alle 10. Risveglio muscolare e poi allenamento in palestra. Quindi ripetute di corse, a gruppi a seconda dello stato fisico-atletico dei loro componenti. Dieci tratti da seicento metri nello splendido, e ombreggiato, contesto, delle colline del Garda. Certo, quando passano i blucelesti sembra una “stampede”, una mandria di bisonti impazzita delle praterie americane, visto quanta polvere sollevano dalle stradine sterrate della campagna gardesana. Prima arriva la polvere, poi arrivano i blucelesti che, sudatissimi, si danno da fare per stare dietro a mister Baldini, che li precede in bicicletta, o agli altri suoi collaboratori, a seconda del gruppo. Non vola una mosca, né in palestra né sugli sterrati. La concentrazione è massima.

Calcio Lecco, a Veronello un ritiro da serie A. Video di redazione

Baldini ha fame e la trasmette a tutti: la serietà è la prima caratteristica che si nota nel gruppo. Neanche i più estroversi “cippano”. Tutti sono molto “focused”, come direbbero i ragazzi delle U19 e U21 del Sunderland che condividono gli spazi comuni con i più esperti giocatori del Lecco. Il pranzo, ieri intorno alle 13, varia dalle 12,30 alle 14, di solito. Con due ore di riposo successive. E poi dalle 16 ci si ritrova prima dell’allenamento che di solito avviene intorno alle 18, come successo ieri.

A presidiare le operazioni tecniche c’è sempre anche il direttore sportivo Antonio Minadeo, ieri raggiunto dal procuratore Alessandro D’Amico (fratello del famoso Vincenzo), e, almeno nella scorsa giornata, anche dal membro del consiglio d’amministrazione bluceleste Michele Aliberti. Raggiunto a sua volta dal fratello, e presidente, Aniello Aliberti. Un gruppo organizzatissimo e un ritiro davvero da professionisti.

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