Lecco: ventitrè aziende
si uniscono contro la crisi

L'idea che ha permesso alle 23 aziende di "Maw" di uscire meglio e prima dalla crisi (nel 2010 il fatturato complessivo del gruppo è stato superiore al 2008) è semplice: mettersi insieme, collaborare per crescere. Insomma, una versione imprenditoriale dell'unione fa la forza.

g.morassi

LECCO - "Nel 2009 con la crisi si sono fermate le macchine e si sono messe in moto le idee". La versione aggiornata del "bisogno aguzza l'ingegno" è di Alberto Magatti, titolare della "Cmml" di Mandello e coordinatore del gruppo di imprese "Maw - Men at work". Le idee, o meglio l'idea che ha permesso alle 23 aziende di "Maw" di uscire meglio e prima dalla crisi (nel 2010 il fatturato complessivo del gruppo è stato superiore al 2008, ultimo esercizio prima del disastro dei mutui sub prime) è semplice: mettersi insieme, collaborare per crescere. Insomma, una versione (è la seconda che tiriamo in ballo) imprenditoriale dell'unione fa la forza. Ebbene, le 23 aziende del "Maw" hanno trovato modi e motivi per lavorare insieme e far collaborare imprenditori concorrenti che forse prima neanche si guardavano, o se le facevano era con fare non proprio gentile. Nel 2010 si sono anche presentate unite ad un bando sull'innovazione della Camera di commercio di Lecco. E hanno ottenuto il finanziamento. "Il nostro è un percorso - sottolinea Magatti - che nasce dalla reciproca stima e dal riconoscimento reciproco della serietà e dell'impegno che ognuno mette nella sua azienda. Capita anche - continua Magatti - che ci passiamo le commesse, proprio perché tra noi c'è un forte vincolo di fiducia". Grazie a "Maw", le 23 ditte si presentano sul mercato più forti: "Tra noi - spiega Magatti - ci sono due o tre aziende che erano in concorrenza, mentre quasi tutte le altre sono complementari. Questo ci consente di andare dai potenziali clienti con un'offerta complessiva: che va dal progetto dell'impianto alla consegna chiavi in mano". Da 23 piccole imprese (nel complesso fanno 130 dipendenti, per ricavi di 30 milioni) nasce una realtà che si presenta più strutturata, che riunisce prodotti complementari e un ventaglio completo di lavorazioni.

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Martedì 01 Febbraio 2011

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