Cronaca / Lecco città
Mercoledì 26 Febbraio 2014
Lecco, vecchie e nuove povertà
Non più solo gli immigrati
Un convegno ha fatto il punto sulla situazione lecchese in cui il malessere coinvolge ormai famiglie “normali”. L’esperienza di quattro realtà vicine e solidali con chi ha bisogno: accoglienza, aiuto ma anche ascolto
«La Chiesa deve partire dai poveri». Queste parole di Papa Francesco possono considerarsi la sintesi perfetta dell’incontro di martedì sera al Cenacolo Francescano a Lecco.
Organizzato dal Centro Culturale San Nicolò e dalle parrocchie della città di Lecco, proseguiva la serie di approfondimenti dedicati alla lettera pastorale dell’arcivescovo di Milano monsignor Angelo Scola. Già il titolo della serata era significativo: “Vecchie e nuove povertà a Lecco. Vicini al fratello invisibile”.
Coordinati da Luciano Gualzetti della Caritas diocesana, sono intervenuti padre Angelo Cupini della Casa sul Pozzo di Chiuso, Isa Dubini della Conferenza S. Vincenzo, don Agostino Frassoni della Casa don Guanella e Giovanna Fazzini della Caritas decanale di Lecco. Quattro realtà della nostra città che sono vicine a quei nostri fratelli invisibili, che per mille motivi sono finiti ai margini della vita.
Uno spaccato che dice molto della straordinaria rete solidale che opera attraverso volontari ed associazioni nel nostro territorio.
Isa Dubini ha voluto ricordare alcune esperienze che hanno coinvolto in questi ultimi tempi la Conferenza S. Vincenzo, che esiste a Lecco dal 1904 e che coordina 107 volontari suddivisi in nove gruppi o conferenze. Proprio la Dubini ha voluto rimarcare come sia mutato il fenomeno della povertà. «E’ aumentata – ha detto - la zona grigia degli invisibili, dei nuovi poveri e non sono più solo gli immigrati ma anche i lecchesi. Coloro che per la perdita del lavoro, una crisi familiare e la conseguente separazione, perdono un equilibrio consolidato e si trovano a non farcela più. Tutti problemi che richiamano a nuovi sforzi e ad un più efficace circuito solidale».
Da parte sua Padre Angelo Cupini ha parlato dell’esperienza della Casa sul Pozzo a Chiuso.
Don Agostino Frasson ha voluto ricordare la presenza ormai storica della Casa don Guanella a Lecco e la nuova esperienza della “Cascina don Guanella” a Valmadrera, luogo di accoglienza per ragazzi e giovani adulti in difficoltà, che hanno la possibilità di rimettersi in gioco .
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