Cronaca / Lecco città
Sabato 01 Marzo 2014
Lecco: unire i Comuni è conveniente
Ma il percorso è tutto in salita
Nel Lecchese ci sono piani (più o meno condivisi) di accorpamenti tra piccoli e medi Comuni lecchesi.Di questi argomenti si è discusso in una tavola rotonda organizzata dallo Spi-Cgil
C’è il progetto della grande Lecco, da alcuni sostenuto e ritenuto inevitabile, da altri osteggiato. E ci sono piani (più o meno condivisi) di accorpamenti tra piccoli e medi Comuni lecchesi.
Di questi argomenti si è discusso in una tavola rotonda organizzata dallo Spi-Cgil (il sindacato dei pensionati) nell’ambito del congresso di categoria che ha confermato Sergio Pomari segretario generale. Il dibattito - al quale hanno partecipato Virginio Brivio, sindaco di Lecco, Riccardo Mariani, sindaco di Mandello, e Giovanna De Capitani , sindaco di Cernusco Lombardone - è stato preceduto dalla presentazione della ricerca sull’ipotesi di accorpamento tra Mandello, Abbadia e Lierna, condotta dall’Ires.
Ne nascerebbe un centro di più di 16mila abitanti, una dimensione che consentirebbe al neo costituito Comune di avere un peso maggiore su diversi tavoli e progetti (la valorizzazione turistica e della risorsa lago, la capacità di attivare progetti pubblici e di attrarre investimenti); e di avere un risparmio ed una migliore distribuzione delle risorse, senza contare le razionalizzazioni in materia urbanistica e scolastica, e nell’organizzazione della macchina comunale. Insomma, almeno sulla carta, l’accorpamento tra Comuni, dovrebbe portare vantaggi a tutti gli enti partecipanti e, di conseguenza, ai residenti.
Brivio, Marini e De Capitani si sono detti favorevoli all’accorpamento tra Comuni, anche se non hanno nascosto le difficoltà di un simile processo. Difficoltà di natura culturale e storica, politica, spesso legate alle persone (un esempio banale: da più sindaci si passa ad uno solo, e così per le altre cariche). E poi ci sono difficoltà ad integrare strutture ed uffici comunali. In definitiva, si tratta di percorsi non semplici ma che - così hanno fatto intendere i tre relatori - vale la pena perseguire per i vantaggi a lungo termine che ne derivano in termini di crescita economica e sociale, e di qualità della vita. Sono progetti che devono partire dal coinvolgimento dei cittadini, ai quali vanno illustrati i vantaggi dell’accorpamento, che sono ancor più evidenti in una fase come l’attuale di riduzione dei trasferimenti statali e delle disponibilità finanziarie dei Comuni.
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