Lecco. Un laboratorio
avvicina scuola e ditte
L’obiettivo è migliorare l’occupabilità delle persone, quindi il loro appeal sul mercato del lavoro, tre macchinari di nuova generazione per garantire il miglior dialogo tra le lezioni e il mondo della fabbrica
LECCO
I tre macchinari su cui si articolerà la sua operatività sono stati consegnati e sono pronti a entrare in funzione, non appena saranno ultimati i lavori – pronti a ripartire – per arrivare al completo adeguamento strutturale dello spazio prescelto per ospitarlo.
Il laboratorio territoriale per l’occupabilità, nato grazie al progetto messo a punto da una folta rete di soggetti del territorio con Fiocchi capofila e Confindustria Lecco e Sondrio nei panni di promotore e coordinatore, sta dunque prendendo forma e si prepara a giocare un ruolo fondamentale nella formazione e nell’aggiornamento di studenti e operatori del territorio, ma anche nella riqualificazione di personale in cerca di ricollocazione.
Dopo il finanziamento da parte del Miur (che ha concesso 750mila euro a fondo perso sul totale stimato in 1,2 milioni di euro, coperti anche grazie a partner pubblici e privati), nei giorni scorsi si è vissuto uno dei momenti fondamentali della nascita del laboratorio.
È stata consegnata la macchina per la stampa flessografica Omet XFlex X5 per la produzione di etichette e imballaggi, che rappresenterà il cuore del laboratorio. A concederla in prestito d’uso a titolo gratuito la Omet, che ha messo a disposizione l’attrezzatura che è andata ad affiancarsi al tornio e alla fresatrice a controllo numerico di ultima generazione. Questi macchinari verranno non solo per la formazione degli studenti del Fiocchi (che ospita la struttura) e di tutte le scuole partner di rete (anche mediante connessioni in remoto), ma anche per attività di aggiornamento e riconversione professionale rivolte a tutto il territorio.
Il laboratorio riproduce uno specifico processo produttivo collegato alla macchina da stampa flessografica, che consentirà lo svolgimento di una vera e propria attività e non solamente la sua simulazione. Il tutto andando a coinvolgere numerosi settori, dal meccanico a quello dell’automazione industriale, dalla grafica alla chimica.
«Il laboratorio – commenta il presidente di Confindustria , Lorenzo Riva - sarà una vera e propria palestra dove i giovani potranno sperimentare quanto appreso in aula e acquisire nuove competenze, ma anche uno spazio di incontro fra mondo della scuola, della formazione e sistema produttivo». Per il dirigente scolastico dell’istituto Fiocchi, Claudio Lafranconi, «quanto si sta realizzando è una testimonianza di come il mondo della scuola sia indispensabile per lo sviluppo e la crescita professionale degli studenti, ma anche soggetto attivo per favorire la ricerca e la competitività delle aziende del nostro territorio».
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