Lecco. Un ciak e due attori:
il lago e il fascino della Guzzi
Il territorio protagonista alla Mostra del cinema di Venezia, il racconto del saper fare e di una storia industriale - Fabio Dadati (Lariofiere): «Continua il nostro impegno»
Il Lago di Como è stato ieri protagonista alla 78° Mostra internazionale del Cinema a Venezia.
La fondazione Ente dello spettacolo, presieduta da don Davide Milani, ha promosso un incontro di grande suggestione intitolato: “Cinema e Moto Guzzi. L’arte e la passione da cento anni sul lago di Como”. Vi hanno partecipato: Fabio Dadati, presidente di Lariofiere, Lorenzo Riva, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Antonio Rossi, sottosegretario Regione Lombardia, Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello, Sara Vitali, editrice e curatrice del progetto “I cent’anni dell’Aquila”.
Per Fabio Dadati questo è un passo importante per un percorso che il nostro territorio sta portando avanti: «Siamo riusciti a dare la cifra di quello che è stata ed è la Moto Guzzi ed il nostro territorio inteso come Lecco, Como e Brianza. Ospiti di uno dei Festival cinematografici più importanti al mondo, una rassegna vocata da sempre a narrare storie ed a rappresentarle sullo schermo, abbiamo raccontato la storia della Moto Guzzi e delle tante persone che hanno contribuito a farla nascere e crescere. I cento anni della Moto Guzzi hanno accompagnato una storia d’Italia che possiamo ritrovare nei tanti film che l’hanno rappresentata».
Dadati prosegue: «Il nostro impegno sul fronte della cultura, del cinema e delle produzioni cine-televisive, inizia a produrre risultati. Le due edizioni del Lecco Film Fest ne sono una dimostrazione palese. Possiamo dire ora di essere attori di un mondo che ci sembrava lontano e vivevamo da spettatori. Questo ovviamente diventa attrattivo anche per un turismo che ama vivere esperienze più che consumare superficialmente».
Anche Lorenzo Riva si è detto molto soddisfatto dell’appuntamento veneziano: «Abbiamo illustrato il valore rappresentativo della Moto Guzzi per il nostro territorio, ma abbiamo anche rimarcato l’importanza di questo territorio per la casa dell’Aquila, una terra le cui competenze hanno favorito la crescita dell’azienda mandellese».
Ne è convinto anche il sindaco di Mandello Riccardo Fasoli, che ha visto in questo incontro un momento fondamentale per raccontare, attraverso la Guzzi, quello che è veramente la nostra provincia. «È stato un appuntamento che ha permesso di riflettere sul Lago di Como non solo come bellezza paesaggistica, ma anche come possibile set per raccontare una miriade di storie, una delle quali è quella della Guzzi. - ci ha detto Sara Vitali – Siamo riusciti a far capire come questo nostro lago sia una fucina inespressa, sino ad ora, di tante storie e di altrettanti personaggi singolari. Il laghée, come l’isolano, è un tipo che merita di essere esplorato per la sua unicità».
Don Davide Milani, promotore dell’incontro, si è detto molto contento: «Non è stato solo uno spot sul nostro lago, abbiamo voluto raccontare una storia, quella della Guzzi, e attraverso questa le tante storie che le stanno intorno. Per attirare il mondo del cinema non basta dire che il nostro lago è bello perché tutta l’Italia è bella; abbiamo fatto capire che dalle nostre parti ci sono storie che possono essere raccontate ed il messaggio è passato, visto che un produttore verrà a Lecco per approfondire quanto ha ascoltato». Per don Milani occorre avere soprattutto pazienza e lavorare sodo: «Il concetto base è quello della semina. Dobbiamo fare tutto e bene per far conoscere le competenze e la gente della nostra terra ed i risultati arriveranno. In secondo luogo tutte le nostre eccellenze devono imparare a dialogare tra loro, a collaborare, perché solo una consolidata rete di rapporti può generare idee nuove».
© RIPRODUZIONE RISERVATA