Lecco: uccise la moglie, morto in tragiche circostanze

«Scusatemi, soffro troppo». Un biglietto d’addio e poi il gesto disperato. E’ morto mercoledì mattina in circostanze tragiche Umberto Antonello, 88 anni, ex ferroviere, condannato per l’omicidio della moglie Antonietta Vacchelli. Stava scontando una pena di dieci anni ai domiciliari a Casa Abramo, in via Montalbano, a Lecco, dove oggi l’uomo ha messo fine alla sua vita. Il delitto nella notte tra il 5 e il 6 febbraio dello scorso anno, in una palazzina di via dell’Eremo, a Germanedo. L’anziano aveva strangolato la moglie, da tempo gravemente malata e inferma: poi aveva ricomposto il corpo sul letto e aveva chiamato il figlio. Capace di intendere e di volere, secondo i giudici e condannato a dieci anni da scontare presso la comunità educativa Casa Abramo. «Il figlio e le nipoti gli sono sempre stati vicino, scegliendo anche di non costituirsi parte civile- spiega il suo legale, l’avvocato Richard Martini-. Un uomo buono, una persona perbene, piegata da un dolore difficile anche solo da immaginare».

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