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Lunedì 15 Ottobre 2012
Lecco, per trovare un lavoro
giovani pronti ad emigrare
Per trovare un lavoro, un lecchese su tre è pronto a fare i bagagli per inseguire un posto. E' pronto cioè ad emigrare all'estero.
In base a un sondaggio sul web realizzato dalla Camera di commercio le persone che ambivano a un posto fisso a marzo erano il 40%, oggi non ci spera più nessuno e quattro su cinque si sono convinti che a un contratto a tempo indeterminato non ci arriveranno mai.
La soluzione per uno su tre potrebbe essere quella di emigrare all'estero, in paesi dove la crisi non è così pesante e dove i sistemi di selezione sono più imparziali, non vincolati a passa parola e conoscenze. Se un lecchese su tre è pronto a fare i bagagli per inseguire un posto di lavoro, c'è comunque un altro 27% disposto a lasciare provincia, regione, ma non nazione. Resta poi un lecchese su 5 che comunque per il lavoro non sarebbe disposto a muoversi.
Anche se il posto fisso è considerato un lusso (la pensa così il 28,1% di coloro che ha partecipato al sondaggio on line, con una crescita del 15% rispetto a 6 mesi fa), la flessibilità però non deve sfociare nello sfruttamento: il 17% chiede, infatti, che l'attuale precarietà si trasformi in flexsecurity, seguendo il modello di altri paesi europei. Sono in aumento, infatti, coloro che considerano il lavoro flessibile come una forma di sfruttamento: la pensa così il 35,7% (+8,7% rispetto allo scorso marzo).
Per il 43,8% dei lecchesi i giovani non lasciano la casa dei genitori per motivi strettamente finanziari, a causa della situazione economica. Coloro che incolpano il sistema sono molti meno dello scorso marzo (68,5%), mentre sale al 37,6% la percentuale di quelli che considerano gli under 30 bamboccioni per scelta, poco propensi a rischiare lasciando il nido materno.
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