Lecco, troppi gli sprechi

Mauri: «Serve crescere»

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Ci sono domeniche da dimenticare. Episodi, insomma. Ma quella di Caravaggio è apparsa, purtroppo, una domenica come tante per il Lecco. Una giornata nella quale i blucelesti hanno dominato e...perso. A volte era capitato di pareggiare. Vedi l’ultima trasferta contro il Pro Piacenza, oppure la prima gara interna, contro l’Olginatese, solo per fare due esempi.

Eppure, anche quando il Lecco ha vinto (vedi gara contro il Mapello), ha dovuto fare molta più fatica di quanto avrebbe richiesto l’impegno profuso in campo.

Insomma: il conto energie spese-punti fatti, non torna. Già da tempo. E questa volta, per i detrattori di mister Butti, non c’era nemmeno il paravento dell’ex tecnico valmadrerese a fare da giustificazione.

Così la partita di domenica contro la Sambonifacese dell’ex trainer Oscar Magoni (atteso dai tifosi più caldi per l’antipatia che divide l’uno dagli altri), diventa già un’ultima spiaggia.

«Domenica è stata una partita strana – obietta il centrocampista Stefano Mauri - perché la gara l’abbiamo fatta noi. Per 80 minuti siamo stati nella loro metà campo, senza portare a casa nulla. La cosa triste è che non riusciamo a portare a casa partite come queste, dominate all’inizio alla fine, già da tempo».

Migliorare. Verbo magico che, però, stenta a essere messo in pratica: «Tutta la squadra – conclude Mauri - deve migliorare sia a livello offensivo che difensivo. Soprattutto in fase difensiva perché subiamo troppi gol e la partita poi è difficile portarla a casa. Il campionato è ancora lungo ma non possiamo allontanarci così tanto dalle zone che contano».