Cronaca / Lecco città
Mercoledì 05 Novembre 2014
Lecco, il triplice omicidio di Chiuso
La mamma omicida era malata
Questo pomeriggio l’udienza per ascoltare le conclusioni dello psichiatra che ha indagato la mente di Edlira Copa. Totale vizio al momento della tragedia, è però capace di stare in giudizio: per la legge non è punibile
Totalmente incapace di intendere e volere quindi, per legge, non punibile.
Ha ribadito le conclusioni della sua perizia psichiatrica, questo pomeriggio in tribunale Federico Durbano, esperto in psichiatria forense, psicoterapeuta , docente universitario a Milano e Castellanza, il perito nominato dal giudice delle indagini preliminari Paolo Salvatore per scandagliare la mente di Edlira Copa, la mamma di 37 anni che, nella notte tra l’8 e il 9 marzo scorsi, nell’appartamento di Chiuso, ha ucciso a coltellate le sue tre figlie, Simona, Keisi e Sidny Dobrushi di 13, 10 e 3 anni.
Per le 15 era fissata l’udienza conclusiva dell’incidente probatorio che si era aperto la scorsa primavera, quando con la nomina di Durbano per la perizia psichiatrica . Assente l’indagata, l’udienza è durata un’ora e mezza, nel corso della quale le parti, il giudice, il pubblico ministro Silvia Zannini, titolare del fascicolo sul triplice infanticidio che ha sconvolto Lecco e commosso tutta Italia, e il difensore Andrea Spreafico, hanno potuto ascoltare le conclusioni di Durbano e porgli domande in proposito. Presenti anche i due consulenti di parte, lo psichiatra lecchese Mario Lanfranconi per la difesa e Laura Ghiringhelli, psichiatra in forza all’Azienda ospedaliera di Legnano con specializzazione in criminologia clinica e psichiatria forense, per l’accusa.
«Le conclusioni del dottor Durbano coincidono con quelle delle consulenze di parte - ha ribadito al termine dell’udienza l’avvocato Spreafico -. Quando colpì le sue bambine, la signora Copa era completamente incapace di intendere e volere. Un momento di buio in cui avrebbe voluto annientare tutto, anche se stessa».
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