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Martedì 26 Marzo 2013
Lecco: le trafilerie
in grosse difficoltà
I trafilieri lecchesi sono in affanno, stritolati da un costo della materia prima sempre più alto e da un mercato che non si riprende.
Lo scenario della trafilatura lecchese non è per nulla incoraggiante. Si è riunito in Camera di commercio il Tavolo dei trafilieri, che sono in tutto cinquanta in provincia. All'incontro erano presenti poco più di trenta imprenditori, come racconta Andrea Beri, titolare della Ita di Calolziocorte, componente del comitato listini prezzi acciaio della Camera di commercio di Milano e responsabile del tavolo materie prime della Camera di commercio di Lecco.
«Il settore è in crisi - dice Beri - Dalle bullonerie, agli acciai automatici e speciali, in tutti sta crescendo la preoccupazione per una crisi che sembra essere senza fine».
All'origine delle difficoltà delle trafilerie, che si stanno manifestando con una nuova esplosione di richieste di cassa integrazione e ammortizzatori sociali, c'è la contrazione dei mercati (primo fra tutti il crollo dell'auto), ma anche un aumento dei prezzi dei metalli e del rottame: «Aumenti che non derivano dalle quotazioni di mercato, bensì dai bilanci in sofferenza delle acciaierie che, per non soffocare, sono costrette ad alzare i costi dei prodotti e quindi della vergella che utilizziamo».
Le stesse trafilerie precisano che presto saranno a loro volta costrette ad aumentare i costi dei loro prodotti: «Perché è impensabile che le nostre aziende riescano ad assorbire l'aumento dei costi della materia prima. Ci troviamo quindi un paradosso, perché nonostante il lavoro sia poco, siamo costretti ad alzare il costo dei prodotti perché la vergella è diventata troppo cara». Nel frattempo l'unica soluzione è l'attivazione di procedure di cassa integrazione che stanno interessando moltissime aziende del settore: «Al momento non sono state prospettate soluzioni o vie d'uscita, ma una strada percorribile potrebbe essere quella di creare un pool di acquisto di vergella per contenere i costi della materia prima».
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