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Martedì 08 Novembre 2011
Lecco: trafilerie in crisi
Il mercato si è fermato
Le trafilerie di Lecco, in questa difficile fase congiunturali, se,mbrano soffrire più di altri settori la crisi. I mercati di sbocco sono quasi fermi e i trafilieri hanno avvertito una caduta degli ordini del 50%. Si è fermato il mercato interno, che per le trafilerie (considerati i costi di trasporto) è quello di riferimento, e hanno rallentato molto quelli esteri.
Numeri è difficile farne, perché i trafilieri lavorano su segmenti limitati che tra loro possono avere andamenti diversi. Nel corso degli anni, le imprese si sono specializzate su nicchie di mercato e prodotto, con una clientela abbastanza stabile. Ma a spanne si può azzardare che - in media da quando sono rientrati in azienda dopo le ferie di agosto - i trafilieri hanno avvertito una caduta degli ordini del 50%. Si è fermato il mercato interno, che per le trafilerie (considerati i costi di trasporto) è quello di riferimento, e hanno rallentato molto quelli esteri.
«E almeno fino alla primavera non ci sono segnali - nota Oriano Lanfranconi, responsabile commerciale e contitolare della Metallurgica Invernizzi & Mutazzi di Maggianico - che indichino un cambio di trend. Inoltre, le imprese del settore stanno lavorando con portafogli ordini che garantiscono una visibilità limitata a qualche settimana, mentre in genere l'orizzonte si misura in mesi».
Secondo Lanfranconi sono fermi quasi tutti i mercati di sbocco della trafileria: stenta l'automotive, l'edilizia soffre, le minuterie si muovono a strappi, mentre un po' meglio vanno le viterie. «È un momento difficile per il nostro paese - nota l'imprenditore - ma in questo periodo soffrono anche i mercati di Germania, Francia, Spagna. Insomma, la situazione è difficile ed è aggravata dal fatto che le aziende non hanno ancora del tutto assorbito gli effetti della crisi scoppiata due anni fa».
Finora le circa sessanta trafilerie del Lecchese hanno retto, grazie soprattutto alla flessibilità produttiva e alla capacità di adattamento tipica delle piccole e medie imprese (categoria nella quale rientrano tutte le trafilerie). Ma ogni giorno che passa la situazione di molte imprese si fa più difficile. Oltre alla incerta situazione congiunturale, le trafilerie devono confrontarsi con un mercato della materia prima (l'acciaio) che negli ultimi anni è diventato molto complicato. Oggi l'acciaio è trattato su mercati molto simili a quelli finanziari, dove la competenza non basta, bisogna azzeccare il timing (il momento) dell'acquisto, per non trovarsi con scorte a prezzi troppo alti che poi non si riescono a compensare con i listini di vendita.
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