Cronaca / Lecco città
Giovedì 26 Gennaio 2017
Lecco. Tra gli artigiani
migliora la fiducia
In una situazione che resta incerta, tra febbraio e marzo le imprese si aspettano un aumento degli ordini
In questo primo scorcio d’anno, fatturato e ordini degli artigiani lecchesi sono in linea con quelli di fine 2016. «Un miglioramento - spiega Vittorio Tonini, segretario generale di Confartigianato Lecco - è atteso per febbraio marzo. In sintesi, in una situazione che resta incerta e di sostanziale stabilità della congiuntura, si può dire che tra gli imprenditori si affaccia un po’ di ottimismo».
Previsioni globali
Segnali di fiducia - come sottolinea Vittorio Tonini - arrivano anche dalle adesioni delle imprese artigiane alla rassegna della meccanica Fornitore offresi, in calendario dal 2 al 4 febbraio a Lariofiere di Erba. «È una conferma - nota il segretario generale di Confartigianato Lecco - del successo della formula di Fornitore offresi e anche della vivacità delle nostre aziende».
L’analisi di Tonini rispecchia l’ultima analisi realizzata a livello nazionale da Confartigianato. Un esame che parte dalle previsioni del Fondo monetario internazionale secondo le quali nella media 2017-2018 l’Italia – insieme con il Giappone – avrà una crescita “zero virgola”. Di fronte a questo scenario di crescita lenta, Confartigianato nota: «Una correzione dei conti pubblici di tono restrittivo rischierebbe di frenare ulteriormente la ripresa e in particolare modo nel segmento della piccola impresa, caratterizzato da un congiuntura ancora debole come evidenziato all’analisi di dieci indicatori congiunturali chiave elaborati in modo specifico per l’artigianato e le piccole imprese».
Secondo l’associazione artigiana, «il ciclo moderatamente espansivo si riverbera in modo ancora attenuato sulle imprese di piccola dimensione: solo due indicatori su dieci sono in territorio positivo e otto indicatori su dieci sono in peggioramento rispetto ad un anno prima».
A dicembre, l’indice della fiducia delle imprese riferito all’artigianato – che pesa l’andamento dei quattro indici settoriali con il relativo numero degli addetti dell’artigianato – registra una flessione dell’1,0% rispetto a novembre e dello 0,5% rispetto ad un anno prima.
Per quanto riguarda il fatturato del manifatturiero, «nei primi dieci mesi del 2016 - sottolinea Confartigianato - diminuisce dello 0,5% su base tendenziale (in controtendenza rispetto al +0,9% di un anno prima). I listini delle imprese artigiane presentano prezzi che rimangono ai confini della deflazione: nei primi undici mesi del 2016 i prezzi alla produzione manifatturiera segnano un calo limitato allo 0,1% (mentre crescevano dello 0,5% un anno prima)».
Vendite al dettaglio
Il valore delle vendite al dettaglio nei primi dieci mesi del 2016 è stabile su base annua (saliva dell’1,0% un anno prima) con una flessione dello 0,6% per le vendite delle imprese operanti sulle piccole superfici (+0,1% un anno prima), mentre aumentano dello 0,6% di quelle della grande distribuzione (+1,9 un anno prima).
Nei primi dieci mesi del 2016 sono in territorio positivo le esportazioni dei settori a maggior concentrazione di micro e piccole imprese, con in aumento dello 0,7%, in frenata rispetto al +3,4% di un anno prima.
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