Editoriali / Lecco città
Domenica 06 Ottobre 2013
Lecco, «Toni troppo alti
Vanno abbassati»
Il messaggio del prevosto, monsignor Franco Cecchin ai fedeli lecchesi in occasione della festa della Madonna del Rosario. Ci sono anche state parole per i politici: «Non pensino ai propri interessi ma a quelli della gente»
Abbassare i toni e vivere la storia da protagonisti. Protagonisti che portano nel mondo il nome di Gesù. Questo il messaggio lanciato questa mattina dal prevosto monsignor Franco Cecchin durante la celebrazione dedicata alla Madonna del Rosario. La tradizionale festa di Lecco che da secoli si ripete puntuale ogni prima domenica di ottobre.
All’inizio dell’omelia monsignor Franco Cecchin ha rivolto un ricordo alle vittime di Lampedusa. La liturgia ha fatto riferimento al messaggio di Papa Francesco dell’andare nelle periferie, e ha puntato sul messaggio del cardinal Angelo Scolaribadito nella lettera pastorale “Il campo è il mondo”.
«Mentre eravamo fuori con la statua della Madonna le ho chiesto un consiglio per affrontare questo momento di grave crisi economica e di crisi dei valori, mi ha indicato di stare tra la gente, che si deve vivere l’accoglienza, la prossimità - ha spiegato monsignor Cecchin - oggi ci sono toni troppo alti che vanno abbassati, bisogna vivere con la pace interiore con il messaggio di Gesù. E agli amministratori, ai politici, chiedo di non fare i propri interessi ma quelli della gente».
Accanto al prevosto vari sacerdoti, tra cui i due preti anziani ospitati alla fondazione Borsieri dopo la chiusura di villa Aldè a San Giovanni: don Giovanni Boris Sesti, lecchese e battezzato proprio in San Nicolò, e don Giulio Colombo .
Monsignor Cecchin si è intrattenuto sul mistero della gioia, con “La visita di Maria alla cugina Elisabetta”.
« La madre di Gesù e madre nostra - ha proseguito monsignor Cecchin - ci indica il modo per vivere l’amore fraterno. È da un’esperienza profonda di Dio che ci apriamo in un modo disinteressato ai nostri fratelli. Più siamo in comunione con Dio, più siamo abitati dal suo amore, più avremo la forza di amare in un modo gratuito e perseverante il nostro prossimo. Maria sente il bisogno di andare più che di ripiegarsi su se stessa, di mettersi a disposizione, più che cercare la propria gratificazione».
Al termine della celebrazione, accompagnata dai canti del coro della basilica, i bambini che frequentano la catechesi hanno ricevuto le corone del rosario.
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