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Mercoledì 27 Marzo 2013
Lecco: tempi lunghi
per vendere casa
I tempi medi per riuscire a vendere una casa di recente costruzione a Lecco e dintorni continuano ad essere lunghi. In media, spiega l'ufficio studi di Tecnocasa, a gennaio 2013 per le compravendite nel Lecchese sono serviti poco più di 180 giorni, con un leggero miglioramento, di circa una settimana, rispetto a luglio 2012.
In media, spiega l'ufficio studi di Tecnocasa che ha diffuso una nuova statistica su base anche provinciale, nel mese di gennaio 2013 per le compravendite nel Lecchese sono serviti poco più di 180 giorni, con un leggerissimo miglioramento, di circa una settimana, rispetto a luglio 2012.
Ma - ci spiega Matteo Zambaldo, referente di Tecnocasa a Lecco - «sui tempi lunghi non si può generalizzare, perchè molto dipende dal tipo di immobili. Tolti i due estremi delle case vecchie e di quelle nuovissime, due categorie che si fatica molto a vendere, la richiesta si concentra sulle abitazioni costruite non oltre 20 anni fa. La crisi c'è - dice - ma il mercato a Lecco non è crollato visto che, comunque, in città secondo dati della Conservatoria nel 2012 sono stati venduti circa 400 immobili. Certo - aggiunge - si tratta della metà rispetto al 2006, ma c'è mercato».
Vendere è però sempre più faticoso, soprattutto per quanto riguarda le case nuove, e ne sanno qualcosa i costruttori locali in sofferenza proprio per il peso dell'invenduto.
Non tutto si vende nel tempo medio di sei mesi, «una tempistica che - dice Zambaldo - a Lecco città è confermata su quegli immobili che risultano ancora attraenti per il mercato, cioè gli appartamenti recenti, in buone condizioni e in posizioni semicentrali, come Pescarenico, Castello, Belledo, Olate». Tempi che, a parità di immobili, si dilatano in zone più periferiche come Maggianico, Malavedo, Rancio e che, in posizione centrale o meno, si fanno molto lunghi sulle vecchie case, nonostante i forti sconti sul prezzo: «I vecchi immobili - dice l'immobiliarista - sicuramente si vendono a prezzo basso, ma a fronte di problemi oggettivi, come quelli di un appartamento al terzo-quarto piano senza ascensore, con riscaldamento centralizzato e 1500 euro annue di spese condominiali. Case che oggi quasi nessuno vuole».
Sulla compravendita di case recenti Zambaldo conferma: «Il ribasso che si ottiene - spiega - è consistente, intorno al 10-15 per cento. Di sicuro, per gli immobili che si vendono in circa sei mesi, il gap fra prezzo richiesto e prezzo di chiusura è aumentato, chi resta irremovibile nel voler vendere a prezzi di tre anni fa rimane fermo anche per oltre un anno».
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