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Mercoledì 13 Giugno 2012
Lecco: studenti stressati
da troppi libri e computer
Studiare fa male alla salute? È un interrogativo che può apparire scherzoso, ma che in realtà nasconde spunti di approfondimento e riflessione, quello posto agli studenti del Politecnico in un'indagine condotta a fini statistici da alcuni loro colleghi.
Sta circolando su internet proprio in questo periodo il questionario al quale i ragazzi sono invitati a rispondere, ovviamente in modo sincero, per realizzare una relazione sull'argomento. I riflettori sono puntati sugli eventuali danni che l'università e gli impegni relativi possono procurare agli studenti.
Nel sondaggio, articolato su una serie di interrogativi, si chiede agli intervistati se stiano perdendo i capelli, se abbiano problemi di vista e se questi problemi li avevano riscontrati, eventualmente, già in precedenza, durante o al termine delle scuole superiori.Che lo studio prolungato e impegnativo possa creare qualche problemino, comunque, lo confermano gli stessi ragazzi del Politecnico di Milano a Lecco.
«Dodici ore al giorno davanti al computer, otto ore di lezione seduti su uno sgabello non molto ergonomico, una mano che sposta il mouse, l'altra che scrive o disegna, qualche segno lo lasciano» - ci spiega Giulia Bertoncini, che frequenta i corsi di Ingegneria edile Architettura.
La studentessa del Politecnico nota: «I risultati di tante ore di lezione sono la schiena a pezzi e i negozi di ottica che si arricchiscono, per non parlare della dieta poco sana e casuale ma che permette di stimolare la fantasia - aggiunge con una punta di sarcasmo -, considerato il fatto che la cena si basa su quello che trovi nel frigo quando torni dall'università, attorno alle 21. E in alcuni periodi non c'è nemmeno la possibilità di avere una vita sociale o di fare sport, visto che tutto il tempo materialmente a disposizione è da dedicare allo studio».
Consapevole della possibilità di problemi di salute anche il collega Ettore Amatista.
«Lo stress, legato all'impegno dovuto ai corsi, ai laboratori e al lavoro serale per chi fa un lavoretto per mantenersi gli studi, è davvero molto alto - afferma -. E si sa che questo problema si può riflettere ampiamente sulla salute di chi ne è affetto, arrivando persino a causare gastrite e ulcera. Per il resto, è vero che l'impegno universitario è estremamente gravoso, tanto da azzerare totalmente il tempo libero. Io - conclude scherzando - credo che Eda possa nuocere gravemente alla salute e ai rapporti interpersonali».
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