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Giovedì 27 Dicembre 2012
Lecco: stangata da 15 milioni
ecco la minipatrimoniale
E' quanto costerà ai lecchesi la tassazione dei conti correnti, dal 31 dicembre estesa anche ai titoli, l'Agenzia delle entrate passerà al setaccio i conti e i fondi di investimento, ma anche le polizze vita
Sarà così soprattutto a Lecco dove la nuova stangata sui risparmi colpirà una quota d'investimenti in titoli pari al 23% del totale degli investimenti, una percentuale di 4,5 punti superiore alla media nazionale (dati Istituto Tagliacarne per la Camera di Commercio di Lecco, aggiornati al 2010).
Considerando che, secondo gli stessi dati, a Lecco i soli investimenti in titoli sono pari a 15,46 miliardi di euro, il bottino minimo che il fisco sta per fare nella zona sarà di almeno 15,5 milioni.
Ciò considerando la sola tassazione dei titoli e con l'aliquota più bassa, quella dell'1 per mille che sta per essere praticata col prelievo sul 2012 e che salirà all'1,5 per mille nel 2013, con un minimo di 22 milioni di nuove entrate da Lecco.
In aggiunta, ad essere soggetti alle stesse aliquote dei titoli ci sono ora anche i conti deposito ad alto rendimento, quelli nei quali molti lecchesi avevano iniziato, soprattutto nel corso del 2012, a parcheggiare risparmi attratti dai tassi più invitanti di quelli dei conti correnti e proprio per evitare la tassazione prevista dai titoli.
E poi ci sono i conti correnti e i libretti, che se superano la giacenza media di 5.000 euro fruttano allo Stato il nuovo bollo di 34,20 euro. La nuova misura è già bollata come "patrimoniale dei poveri"perchè alla fine andrà a colpire soprattutto gli investimenti medi delle famiglie.
A dire con precisione quale sarà il nuovo introito del fisco su Lecco sarà la fotografia che l'Agenzia delle Entrate sta per fare su tutti i conti correnti bancari e postali, sui libretti di risparmio, sui conti deposito, sui fondi d'investimento e sulle polizze di assicurazione sulla vita.
Anche se la crisi ha eroso risparmi e patrimoni (i 5,8 miliardi in depositi del 2010 riferiti solo alle famiglie sono diventati 4,35 secondo dati della Banca d'Italia al 30 aprile 2011), quello lecchese rimane un panorama interessante per il fisco che, considerando gli ultimi dati camerali, può contare su attività finanziarie per 26,4 miliardi di euro, di cui 5,84 in depositi e 15,46 in titoli, mentre il resto è in riserve (dati al 2010).
Lecco sembra dunque reggere anche nella crisi un rapporto fra volumi di depositi e di titoli da uno a tre, un rapporto che in molti territori si è invece livellato dal 2007 parificandosi nell'uno a uno.
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