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Domenica 29 Aprile 2012
Lecco: sparare ai piccioni?
Legambiente dice no
«Dico no alle armi. Se c'è un problema non si risolve sparando». Così Pierfranco Mastalli, presidente del circolo di Lecco per Legambiente.
«Sparare non è educativo. L'Amministrazione provinciale sbaglia su questo. Sbaglia nel decidere di sparare ai piccioni perché sporcano e distruggono i raccolto».
«Sparare non è educativo. L'Amministrazione provinciale sbaglia su questo. Sbaglia nel decidere di sparare ai piccioni perché sporcano e distruggono i raccolto - prosegue Mastalli -. Certo i piccioni qualche danno lo fanno, ma invece che le armi si potrebbero trovare delle soluzioni alternative. Penso alla pillola per il controllo delle nascite».
A marzo anche la provincia di Como aveva preso la stessa decisione, decidendo di attivare i corsi per avere sul proprio territorio 80 cacciatori, pronti a sparare ai piccioni, ponendo come limite il numero di sette mila capi all'anno.
Nel Lecchese saranno una settantina i cacciatori abilitati ad eliminare i piccioni. Nei prossimi mesi partirà un censimento dettagliato per rilevare il numero dei piccioni da abbattere, la richiesta verrà inoltrata all'Ispra, l'istituto competente in materia, che deciderà quanti piccioni dovranno essere abbattuti e con quali tecniche. A quel punto l'Amministrazione provinciale deciderà, l'idea è quella di avviare una vera e propria caccia al piccione.
Già giovedì durante il consiglio provinciale l'assessore all'agricoltura Fabio Dadati aveva fatto notare: «Stiamo mettendo in atto la procedura che porterà alla nomina dei coadiutori nel controllo numerico, ovvero quei cacciatori che avranno la licenza di sparare anche ai piccioni».
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