Homepage / Lecco città
Venerdì 15 Luglio 2011
Lecco: sono in arrivo
altri trenta migranti
Presto si saprà se il Lecchese è chiamato ad aprire le porte ad altri immigrati: si riunisce in Prefettura il tavolo territoriale di coordinamento per fare il punto. È probabile che saranno comunicate date certe per l'arrivo atteso di altri venti o trenta migranti, in base alla quota di solidarietà fissata per la nostra provincia.
LECCO - Oggi, venerdì 15 luglio, si saprà se il Lecchese è chiamato ad aprire le porte ad altri immigrati: si riunisce infatti in Prefettura il tavolo territoriale di coordinamento per fare il punto. È probabile che saranno comunicate date certe per l'arrivo atteso di altri venti o trenta migranti, in base alla quota di solidarietà fissata per la nostra provincia. Si aggiungeranno alla sessantina di rifugiati già ospitati nelle strutture alberghiere del territorio e dirottati nel Lecchese a più ondate a partire dei primi di maggio. Ma nel frattempo a Lampedusa sono sbarcati altri 10 o 15 mila richiedenti asilo che attendono di essere smistati in tutta Italia. E il prossimo contingente non dovrebbe tardare ad arrivare. La garanzia che viene data ai Comuni è di essere comunque coinvolti e informati per tempo: le decisioni saranno assunte insieme, senza passare sulla testa di nessuno. C'è da dire che la macchina organizzativa a Lecco è ben collaudata grazie al sistema di protezione dei richiedenti asilo articolato in una rete associativa ramificata ed efficiente, al punto di figurare nel sito dello Sprar, il Sistema nazionale protezione per richiedenti asilo e rifugiati, come una provincia virtuosa sotto il profilo delle soluzioni integrate a rete sul territorio. Non spaventa dunque l'annunciato invio di nuovi migranti che potranno arrivare fino a un numero massimo di 300, secondo la quota di solidarietà massima fissata a livello nazionale.
Intanto ormai è il momento di passare alla seconda fase, dopo quella di emergenza legata alla sistemazione provvisoria dei nuovi arrivati a spese dello Stato (40 euro al giorno a testa): si tratta infatti di dare una collocazione più stabile a coloro che hanno i requisiti per ottenere lo status di rifugiati.
È stato individuato il Consorzio Consolida come l'ente deputato a definire e attuare la regia del piano di gestione nel Lecchese. Proprio martedì scorso la giunta provinciale - la Provincia ha un ruolo di garante - ha approvato il contratto che dovrà essere sottoscritto da Consolida, dal commissario per la gestione dell'immigrazione, cioè il prefetto di Milano, e dal ministero. Il consorzio riceverà per le spese di gestione 40 mila euro. Soldi che provengono dallo Stato che sono garantiti nel contratto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA