Editoriali / Lecco città
Martedì 11 Febbraio 2014
Lecco, slalom tra le buche
da Pescarenico a Calolzio
Corso Bergamo è un susseguirsi di avvallamenti, ma anche la bretellina è messa molto male
Simonetti: «Interventi a partire da primavera»
Buche pericolose e segnaletica sbiadita. Da Lecco a Calolziocorte, uno dei tratti viari maggiormente percorsi, il rischio corre lungo l’asfalto.
In attesa della Lecco-Bergamo, che salvo imprevisti sarà pronta nel 2017, c’è da fare lo slalom tra avvallamenti e dislivelli di vario tipo. E se con l’auto è un incubo, con la moto è ancor peggio. Non parliamo dei ciclisti che per schivare i pericoli fanno lo slalom in mezzo alla corsia.
Se nel capoluogo le strade sono a pezzi non è da meno la situazione sul territorio.
Dal capoluogo fino a Calolziocorte, al confine con la provincia di Bergamo è un susseguirsi di buche e pericoli. E se il corso che da Pescarenico porta fino a Chiuso è malmesso, soprattutto corso Bergamo dove è un susseguirsi di avvallamenti, non è in buone condizioni neppure la “bretellina” che da Pescarenico, lungo la zona del Bione e da lì a Rivabella, conduce al confine tra Chiuso e Vercurago.
L’asfalto sprofonda: il Comune di Lecco, negli spazi di sua competenza, ha posizionato una serie di transenne e birilli per delimitare il pericolo, con il rischio che auto e camion travolgano tutte queste barriere mobili.
«Il governo Monti ha sforbiciato i nostri bilanci. I soldi sono pochi. In questi giorni stiamo intervenendo nelle situazioni peggiori con dell’asfalto invernale, coprendo le buche - rimarca l’assessore provinciale ai lavori pubblici Stefano Simonetti -. Con l’arrivo del bel tempo, della primavera, divideremo quel che ci sarà in bilancio tra i sette circondari e metteremo in campo un piano asfalti, con fresatura della strada e rifacimento della copertura».
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