Lecco: scuola in fabbrica
Un aiuto per il lavoro

Per venti disoccupati del tessile lecchese si apre un'occasione per entrare di nuovo nel mondo del lavoro, grazie a un corso di formazione che risponde alle richieste delle aziende lecchesi del settore.

g.morassi

LECCO - Per venti inoccupati del tessile si apre un'occasione per entrare di nuovo nel mondo del lavoro, grazie a un corso di formazione che risponde alle richieste delle aziende lecchesi del settore. Martedì 13 settembre, in Camera di commercio di Lecco, avverrà la presentazione ufficiale di questa iniziativa che permetterà a venti persone di poter effettuare un corso di formazione per "annodatori rimettina" e "manutentori di telaio con competenze elettroniche", fare uno stage in azienda e, se non ci saranno ostacoli, essere assunti dalle stesse imprese che mesi fa hanno lamentato la mancanza di queste due figure professionali. Il progetto formativo ha mosso i primi passi circa un anno e mezzo fa, quando il distretto tessile lecchese - che rappresenta le aziende tessili del territorio, è presieduto da Sergio Arcioni e riunisce i sindacati, la Camera di Commercio e l'amministrazione provinciale - aveva evidenziato da un lato la crisi del settore, caratterizzata dalla chiusura di attività industriali e conseguenti licenziamenti, dall'altro lato la difficoltà di alcuni imprenditori tessili nel reperire figure professionali altamente specializzate per alcune particolari lavorazioni. Da qui la decisione, insieme a Network Occupazione, di dare il via a un progetto di formazione mirato: «Si tratta del primo percorso di reinserimento professionale che risponde alle linee guida del piano formativo realizzato da Network. L'amministrazione provinciale, in accordo con gli enti locali, le parti sociali e Network occupazione, sta elaborando delle strategie di reinserimento lavorativo ad hoc, e questo ne è un primo esempio. Abbiamo prima intervistato le aziende, domandando loro quali fossero le figure occupazionali necessarie e di difficile reperimento, abbiamo poi elaborato dei corsi di formazione, reperito i finanziamenti e ora siamo pronti a partire», spiega Fabio Dadati, assessore provinciale al Lavoro.
Il progetto è costato 57 mila euro, di cui 20 mila a carico della Provincia, altrettanti della Camera di Commercio e 17 stanziati dal Network Occupazione.

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Giovedì 01 Settembre 2011

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