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Mercoledì 26 Ottobre 2011
Lecco: sciopero alla Fel
per il contratto aziendale
Il rinnovo del contratto aziendale alla Fel di Lecco sta provocando una frattura tra la direzione e i sindacati e le Rsu. L'intesa è stata raggiunta sulle parti normative e sulle richieste di aggiornamento e miglioramento dei sistemi di organizzazione e sicurezza, mentre il divario rimane sul fronte economico.
L'intesa è stata raggiunta sulle parti normative e sulle richieste di aggiornamento e miglioramento dei sistemi di organizzazione e sicurezza, mentre il divario rimane sul fronte economico.
Rsu e sindacati hanno chiesto un adeguamento economico di 250 euro annui. Un premio simbolico, come lo definiscono loro. «Un controsenso» secondo il presidente della Fel, Alessandro Frigerio.
Martedì 25, il sindacato ha indetto un'ora di sciopero, dalle 10 alle 11: secondo il sindacato l'adesione è stata quasi del 50%, mentre secondo l'azienda hanno aderito dieci lavoratori su 87 dipendenti. Anche a questo proposito si è creato lo scontro: «Il giorno precedente lo sciopero l'azienda ha indetto un'assemblea accusando le Rsu di creare una situazione conflittuale e quindi convincendo molti a non aderire alla protesta», dicono i sindacalisti Giovanni Gianola (Fim) e Tore Rossi (Fiom).
Frigerio sostiene invece: «È mio diritto convocare i lavoratori, per spiegare che una richiesta di 250 euro non ha senso in un anno in cui abbiamo dovuto licenziare 15 persone, sarebbe un affronto nei loro confronti. In questa azienda non si è mai verificato alcun problema sindacale, ma oggi ci troviamo a ragionare con una Rsu sorda alle logiche sociali».
Il sindacato risponde sostenendo l'indisponibilità della controparte al dialogo: «È dal 2006 che in questa azienda non si discute di contratto di secondo livello - dicono i sindacalisti - e negli anni i lavoratori hanno sempre assecondato le decisioni dell'azienda. Siamo dell'idea che un premio di produzione rappresenti un segnale di miglioramento e un incoraggiamento per le maestranze che escono da anni di cassa integrazione e contratto di solidarietà».
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