Lecco: sbloccati i debiti
ma per Lecco sono briciole 

Il decreto permette di pagare opere arretrate ma i Comuni non ne hanno perchè hanno speso solo quello che avevano in cassa: il vero problema è il patto di stabilità

LECCO Arriva il decreto per lo sblocco dei pagamenti della pubblica amministrazione ma i sindaci non fanno salti di gioia. Nel Lecchese infatti i comuni non hanno accumulato grossi debiti nei confronti delle imprese se non altro perché sapendo di non poter pagare hanno evitato di fare opere pubbliche.

«Questo è un decreto che vale per il passato - dice il sindaco Virginio Brivio - ma nel nostro caso non provoca alcun effetto benefico.
 Non potendo spendere noi non abbiamo debiti, da gennaio a oggi abbiamo accumulato 5 milioni di euro di pagamenti per opere che sono giunte a conclusione. In questo caso non si può parlare di debiti accumulati ma di normali pagamenti».

Il problema vero come ricorda Brivio è il patto di stabilità per le opere future, non per il passato. Lecco ha opere per 46 milioni di euro già finanziate che aspettano di essere realizzate. Dello stesso avviso anche Andrea Robbiani sindaco di Merate.

«Il decreto paga debiti non porta alcun beneficio ai comuni virtuosi come quello di Merate - rincara il sindaco Andrea Robbiani - noi proprio perché siamo virtuosi l'anno scorso abbiamo pagato oltre 1 milione e 800 mila euro di opere e quest'anno faremo più o meno lo stesso, insomma non abbiamo debiti pregressi perché abbiamo rispettato tutti i perametri.
Il problema vero - aggiunge a sua volta il sindaco - sono le opere che non possiamo fare e che per il nostro comune potrebbero ammontare a 25/30 milioni».

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