Editoriali / Lecco città
Domenica 01 Dicembre 2013
Lecco, San Nicolò
torna a vegliare il lago
Dopo la messa in basilica la statua restaurata è stata rimessa al suo posto alla Malpensata. Venerdì sera al Teatro della Società la cerimonia della consegna delle benemerenze civiche
San Nicolò è tornato a casa. Ma c’è voluto l’elicottero: troppo pesante. E, nonostante il pontile realizzato appositamente, si è preferito ricorrere al trasporto aereo.
La statua del patrono da ieri mattina è tornata in riva al lago alla Malpensata, dopo essere stata ripulita e ridorata e accolta per una settimana in basilica. Una settimana scandita da numerose visite, di tanti lecchesi e non solo, che hanno potuto ammirare da vicino la statua rimessa a nuovo grazie ai volontari di “Appello per Lecco”.
Questa mattina, domenica, la messa concelebrata dal prevosto monsignor Franco Cecchin, con don Filippo Dotti, don Simone Salvadore, cappellano militare nativo della città.
Ad accompagnare la celebrazione il coro diretto da Antonio Scaioli.
Presenti, tra gli altri il prefetto Antonia Bellomo, il presidente di villa Locatelli Daniele Nava e il sindaco Virginio Brivio che ha letto la vita di San Nicola vescovo di Myra. Il Santo del dono a cui si attribuiscono alcuni interventi di carità, come quello delle tre mele donate a tre bambini.
Monsignor Cecchin nell’omelia “Lecco, sii te stessa” ha esortato i presenti a riscoprire le radici cristiane, sollecitando tutti a fare sistema, a dare una rinnovata spinta all’economia.
«Fino agli anni Settanta quando si parlava di Lecco la si definiva la città del ferro, la vita era galvanizzata dal lavorare il ferro e il commerciarlo. Il lecchese era una persona che lavorava il ferro, si impegna nel mondo del volontariato e andava in montagna - ha sottolineato il prevosto -. Oggi la crisi economica ci costringe a superare l’individualismo, o meglio la riservatezza che è propria del carattere lecchese, e a fare sistema».
Il prevosto ha poi invitato «a non avere paura delle sfide e ad affrontare questo momento storico. Perché non dedicarci nel mese di gennaio all’ascolto e all’integrazione dei progetti sociali presenti a Lecco?».
Una proposta già sollecitata da monsignor Cecchin per lavorare in modo coordinato utilizzando al meglio le risorse».
Al termine della celebrazione la benedizione della statua che ha sfilato a bordo di un motocarro appositamente parato fino alla Malpensata, dove poi è stata collocata sul basamento in riva al lago, grazie all’ausilio di un elicottero.
La statua in bronzo fu realizzata nel 1955 dallo scultore lecchese Giuseppe Mozzanica, negli anni successivi era stato risistemato il basamento.
Nelle scorse settimane la proposta di “Appello per Lecco” che grazie all’intervento del restauratore Giacomo Luzzana ha ridato alla città un San Nicolò rimesso a nuovo. Ora si attendono i permessi per l’illuminazione.
Il “grazie” della città
Venerdì sera, 6 dicembre, ci sarà la consegna delle benemerenze di San Nicolò al teatro Sociale alle 20.
Quest’anno il tradizionale riconoscimento civico va a Bruno Bianchi architetto (alla memoria); Matteo Della Bordella e Luca Schiera alpinisti del gruppo Ragni, le suore della scuola Maria Ausiliatrice di Olate; Barbara Foglieni ricercatrice e Ambrogio Valsecchi teologo (alla memoria).n
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