Editoriali / Lecco città
Martedì 21 Gennaio 2014
Lecco, ripresa imminente?
Gli imprenditori: «Una bufala»
Non credono all’ottimismo del Governo: «Pesa tanto il non fare in politica economica». Il presidente di Confindustria Lecco, Giovanni Maggi: « Stagna il mercato interno, servono manovre dirompenti». Il presidente della Compagnia delle Opere, Marco Giorgioni: «E’ difficile dare rilevanza ad andamenti dello ’zero virgola’». Il direttore dell’Api, Mauro Gattinoni: «La deflazione non ci aiuta»
Per produzione e lavoro ciò che pesa è quella forte perdita di quota sul mercato interno che richiederà molto tempo per essere recuperata nonostante i dati positivi dell’export del distretto metalmeccanico.
A preoccupare imprese e sindacati è una situazione che ha sullo sfondo la deflazione e la crescita senza occupazione.
Si produce ma non si vende abbastanza, con la politica che annuncia una ripresa imminente, a cui le aziende non credono.
«E’ la conseguenza del non fare in termini di politiche economiche – afferma il presidente di Confindustria Lecco Giovanni Maggi – mentre la cura dell’austerity e dell’aumento delle tasse sta solo peggiorando la situazione». Maggi parla della necessità di «manovre dirompenti per affrontare il grosso problema della stagnazione del mercato interno».
«E’ difficile dare rilevanza ad andamenti dello ’zero virgola’, tuttavia – dice il presidente della Compagnia delle Opere di Lecco Marco Giorgioni – in questa situazione ritengo utile guardare ai segnali di reazione delle nostre imprese, che vengono sempre più numerose ad informarsi su come allargare il loro business verso l’estero».
«Siamo immersi in uno scenario pilotato dalla Bce – dice il direttore di Api Lecco Mauro Gattinoni -, unico soggetto titolato a muovere le leve monetarie con l’obiettivo della stabilità dei prezzi in area Euro, cioè del controllo dell’inflazione. Ora – aggiunge – i dati parlano di deflazione, di un calo di prezzi che è il rimedio logico della perdita del potere d’acquisto dei salari, una salvaguardia dell’equilibrio sociale la quale allontana la curva di ripresa economica», perchè anche con prezzi bassi si posticipa l’acquisto, con ricaduta su reddito e utili delle aziende e quindi sull’uscita dalla crisi.»
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