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Lunedì 30 Gennaio 2012
Lecco: riparte l'Arlenico
Buono il portafoglio ordini
Lo stabilimento Arlenico Lucchini riaprirà il 6 febbraio e le prospettive industriali sono buone. In base a quanto dichiarato dalla direzione aziendale ai sindacati nel corso di un incontro sulle previsioni 2012, ci sono sufficienti ordini per coprire tutto il mese di febbraio e anche oltre.
In base a quanto dichiarato dalla direzione dell'acciaieria lecchese ai sindacati nel corso di un incontro sulle previsioni 2012, ci sono sufficienti ordini per coprire tutto il mese di febbraio e anche oltre. Per tutto gennaio i cento dipendenti della Lucchini stanno usando una procedura di solidarietà per ovviare alla chiusura dello stabilimento che dipende dallo stop dell'altoforno di Piombino, bloccato a causa della carenza di ordini e per una grave crisi di liquidità.
La grave emergenza che ha investito l'azienda sul finire del 2011 sembra essere ormai superata, infatti il gruppo Lucchini, che fa capo alla russa Severstal, è riuscita a rimediare al buco finanziario: «Attraverso la vendita della controllata francese Ascometal l'azienda ha ottenuto liquidi per un valore di 360 milioni di euro - racconta Tore Rossi, sindacalista della Fiom Cgil di Lecco - e adesso questo soldi sono congelati i attesa del nulla osta del piano di asseveramento che verrà omologato dal Tribunale di Milano ai primi di marzo. Metà di quei soldi sarà utilizzata per rimediare ai debiti contratti dalla Lucchini nei confronti dei dipendenti, che hanno mensilità in arretrato da riscuotere». Le prospettive industriali per la sede lecchese sono buone, nonostante la crisi economica e l'incertezza delle imprese del settore manifatturiero.
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