Homepage / Lecco città
Domenica 18 Novembre 2012
Lecco, riecco il vitalizio
Ma Spreafico non lo prende
Era stato tolto dal decreto Monti per la spending review: tolto ai consiglieri regionali con meno di dieci anni di attività politica al Pirellone e posticipato a 66 anni l'incasso per tutti gli altri. E' stato reintrodotto alla Camera. Il consigliere lecchese del Pd lo rifiuta
Non così, si presume, per molti altri suoi colleghi graziati, è il caso di dire, dal testo passato alla Camera. Perché se il decreto Monti tirava una riga sopra all'assegno di molto superiore alla pensione sudata dai comuni mortali dopo quaranta e più anni di duro lavoro, adesso ecco che rispunta, alla faccia della sbandierata spending review e dei risparmi forzati che ricadono sulle spalle dei cittadini, ma ancora una volta non sfiora politici e burocrati di Stato.
Il testo licenziato alla Camera dice infatti che l'abolizione del vitalizio non si applica se la Regione lo ha già abolito. Sembra una notazione del tutto logica - non si abolisce una cosa già abolita -, ma l'inghippo sta nel fatto che la Regione Lombardia lo ha abolito sì, ma a partire dalla prossima legislatura. Dunque i consiglieri di questa legislatura il vitalizio se lo beccano. Beneficiati dalla Camera - ma ora il testo dovrà passare al vaglio del Senato - tutti i neofiti con sulle spalle solo due anni e mezzo di lavoro politico e coloro che, come Spreafico e il leghista Giulio De Capitani, non sono arrivati al compimento dei dieci anni in Regione, cioè il minimo previsto dal decreto Monti per averne diritto.
Il consigliere del Pd non ne approfitterà: lo ha ribadito.
La pensione invece se la portano comunque a casa uno dei più longevi consiglieri del Pirellone, Stefano Galli (Lega), e Giulio Boscagli. Resta da chiarire se grazie al colpo di mano alla Camera, non dovranno aspettare i 66 anni, basteranno 60. Per Galli che ha 54 anni un bel vantaggio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA