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Lunedì 28 Gennaio 2013
Lecco: in Provincia
vertice sull'Arlenico
C'è attesa per il futuro di Lucchini e soprattutto per l'incontro fra i sindacalisti di Fim, Fiom e Uil e il capo del personale del gruppo di Piombino, Riccardo Grilli, che si svolgerà mercoledì 30 gennaio in Confindustria Lecco.
La discussione si concentrerà sulle prospettive industriali della sede lecchese, e sull'utilizzo di altri ammortizzatori sociali per far fronte all'assenza di materie prime e quindi all'impossibilità di riaccedere le linee produttive a febbraio.
Una delle prime richieste che l'azienda porrà durante l'incontro sarà lo sblocco delle portinerie e quindi la possibilità di vendere le dieci mila tonnellate di vergella depositata all'Arlenico, che valgono circa sette milioni di euro, non essendoci al momento la possibilità di riaccendere la produzione in Lucchini e rispondere così alle richieste della clientela, a causa di alcuni problemi all'altoforno che produce le billette, utili alla realizzazione della vergella.
Secondo le indiscrezioni sindacali, i dipendenti, che oggi sono poco meno di cento, non hanno alcuna intenzione di cedere all'apertura delle portinerie senza prima aver ottenuto alcune risposte rispetto alle prospettive di continuità occupazionale.
Forse anche per questo motivo i sindacalisti lecchesi hanno chiesto l'intervento dell'amministrazione provinciale, che ha quindi previsto l'apertura di un tavolo di crisi: «L'incontro si svolgerà subito dopo il tavolo sindacale in Confindustria - spiega Antonio Conrater, assessore al lavoro dell'amministrazione provinciale - l'incontro è stato richiesto dal sindacato e noi ci siamo subito attivati ad aprire un tavolo di crisi per Lucchini, invitando il manager delle risorse umane, Grilli, i sindacalisti e il delegato di Confindustria, a partecipare al tavolo».
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