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Martedì 20 Marzo 2012
Lecco, la Provincia
difende i suoi soldi
Già convogliati alla Banca d'Italia circa 800 mila euro, la seconda tranche entro il 16 aprile. E' l'effetto del decreto liberalizzazioni che, all'articolo 35, prevede il prelievo dei soldi degli enti locali dalle tesorerie territoriali. Rinasce la tesoreria unica. Villa Locatelli creca di scamparla. Come? Verificherà se conviene, piuttosto, comprare titoli di Stato. Alternativa ammessa
Anche la Provincia fa i conti con il provvedimento che rende gli enti locali non più poveri - perché i soldi restano pur sempre i loro - ma di sicuro più impacciati, rallentati, burocratiamente soffocati e messi in difficoltà per averli indietro quando servono, e magari negati se alla Banca d'Italia non garba il motivo per cui vengono richiesti.
L'assessore al bilancio Antonello Formenti ha presentato le cifre: «A febbraio ci sono già stati prelevati circa 800 mila euro, e la seconda tranche verrà drenata entro il 16 aprile». Tutta colpa dell'articolo 35 comma 8 del decreto liberalizzazioni. Come evitare di farsi scippare tutto dallo Stato? Allo studio di Villa Locatelli la possibilità di acquisto di titoli di Stato per un importo massimo di un milione e mezzo, così da scongiurare il drenaggio immediato di altre risorse. Ma è un'operazione che dovrà essere attentamente valutata dai tecnici: è coveniente? Lo è se il rendimento è superiore all'1% garantito dalla Banca d'Italia.
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