Cronaca / Lecco città
Lunedì 01 Settembre 2014
Lecco: prospettive incerte
Le aziende sono prudenti
Secondo la rilevazione Excelsior Unioncamere, nelle previsioni occupazionali «fra tutte le province lombarde quella di Lecco si colloca all’ultimo posto della classifica del tasso di assunzione
Secondo la rilevazione Excelsior Unioncamere, nelle previsioni occupazionali «fra tutte le province lombarde quella di Lecco, dove l’86% delle imprese quest’anno non assumerà, si colloca all’ultimo posto della classifica del tasso di assunzione» che, col 3,3%, registra una percentuale inferiore alle medie lombarda e nazionale.
Il dato, naturalmente legato al numero di assunzioni, a lecco è passato dal 2,7% del 2012 al 3,5% del 2013, fino alla nuova discesa del 2014.
Nel confronto con le altre province la percentuale vede ai vertici della classifica Sondrio (9,1), Como (4,5) e Brescia (4).
Delle 2.500 assunzioni di lavoratori dipendenti previste quest’anno nel Lecchese (-6% rispetto alle 2.650 del 2013), quelle non stagionali (tabella pubblicata ieri dal Sole24Ore) sono 1.960, vale a dire 200 in meno rispetto alle previsioni del 2013, mentre sul totale delle nuove assunzioni il 25% sarà a part time, una quota in linea con le medie regionale e nazionale e in calo di 2 punti rispetto al 2013.
Nonostante i nuovi ingressi, anche in provincia di Lecco la variazione occupazionale prevista nel 2014 sarà negativa per circa 500 unità, visto che a fronte di 2.500 dipendenti in entrata ne sono prevista 3.180 in uscita per dimissioni, pensionamenti o contratti per cui non è previsto rinnovo. A bilanciare la differenza negativa (-680) saranno i maggiori ingressi di interinali (+30, visto che ne escono 580 e ne entrano 610), lavoratori a progetto (+130, con 350 in entrata e 220 in uscita) e “altri indipendenti” (+30, con 130 in entrata e 100 in uscita).
Ma ad assumere è solo il 14% delle aziende locali. Le altre non prevedono assunzioni e non hanno necessità di personale (83%). I motivi stanno in un organico giudicato adeguato (73%), ordini in calo (16%), nuove assunzioni programmabili solo se arriveranno nuove commesse (5%).
© RIPRODUZIONE RISERVATA