Lecco: il presidio
dei dipendenti Helman
È la paradossale situazione che da luglio stanno vivendo i ventisette dipendenti della Helman Elettronica di Abbadia Lariana, che lunedì 7 novembre hanno manifestato dalle 10 alle 12 di fronte al tribunale di Lecco
L'azienda, specializzata nella realizzazione di ponti radio e antenne paraboliche, ha perso l'amministratore delegato all'inizio dell'estate e, a causa di contrasti delle due famiglie titolari - Toni e Valeri - non è più stato possibile nominare un nuovo amministratore che prendesse le decisioni per il normale svolgimento dell'attività industriale. Circa un mese fa la famiglia Toni aveva presentato istanza di liquidazione (cosa che avrebbe permesso la nomina di un liquidatore in grado di prendere le decisioni del caso), ma i lavoratori hanno scoperto che quell'istanza era stata respinta dal Tribunale il 28 ottobre per un vizio di forma: «Bricchetti ci ha spiegato che l'istanza era firmata dalla famiglia Toni, ma non dall'avvocato difensore - dice Mauro Castelli della Fiom, che ha incontrato il presidente del Tribunale - Una dimenticanza che, secondo lo stesso Bricchetti, è quanto meno strana», il sindacalista ha poi spiegato a Bricchetti l'urgenza della nomina di un liquidatore che sia in grado di prendere alcune decisioni vitali per i ventisette lavoratori, molti dei quali hanno le rate del mutuo da pagare e i figli da mantenere.
«Il presidente ci ha spiegato che a questo punto le strade sono due - continua Castelli - O la famiglia Toni ripresenta l'istanza, firmata dall'avvocato, ed entro dieci giorni si ottiene la nomina del liquidatore, oppure i lavoratori presenteranno istanza fallimentare, anche se quest'ultima procedura richiede più tempo».
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