Lecco, Ponte Kennedy: due corsie in uscita e una ciclabile

Riprenderanno nelle prossime settimane i contatti fra la Provincia e i Comuni del capoluogo e di Malgrate Si studiano ipotesi per migliorare viabilità e sicurezza

Una nuova rotatoria e il cambio dei sensi di marcia per il ponte Kennedy. Il progetto di pedonalizzazione del ponte Vecchio e la rampa che dovrà rendere il futuro quarto ponte percorribile a doppio senso. Il futuro viabilistico della città di Lecco e di tutta l’area attorno passa attraverso i suoi ponti. Progetti già definiti dal piano urbano del traffico e che nei prossimi anni potrebbero trovare attuazione.

Della totale pedonalizzazione del ponte Vecchio si parla almeno dal 2014, quando, durante un intervento di consolidamento della struttura, erano state rimosse passerelle pedonali ai lati della carreggiata, ormai pesantemente ammalorate.

Al fine di mantenere il passaggio per ciclisti e pedoni, il doppio senso di circolazione era stato sostituito da un senso unico in uscita da Lecco. Alla fine del 2022, l’amministrazione di Mauro Gattinoni aveva introdotto una nuova regolamentazione “a turni” del transito sull’infrastruttura trecentesca. Oltre che infinite polemiche politiche, questa decisione ha prodotto alcune conseguenze concrete tutt’ora sul tavolo: la difficoltà per molti, soprattutto per gli stranieri, nel capire quando il ponte vecchio sia percorribile o meno, derivante da una segnaletica poco chiara; le code lungo via Aspromonte, via Bezzecca e via Adda create dalle auto dirette al Kennedy durante le fasi di chiusura del ponte. Dopodiché, è nota l’intenzione di Palazzo Bovara di rendere il ponte trecentesco completamente pedonale al fine di valorizzare l’importanza storica di quest’infrastruttura.

Non a caso, tra le progettualità inserite nel documento unico di programmazione per l’anno 2027 si ipotizza un intervento da 2.5 milioni per il recupero estetico e funzionale del percorso ex – passerelle. Per poter arrivare a quel risultato, tuttavia, è necessario risolvere le criticità intorno al ponte Kennedy. I problemi legati all’imminente avvio dei lavori per il teleriscaldamento in via Leonardo Da Vinci si affiancheranno alle criticità già note rispetto all’ingresso sulla rotatoria dietro al teatro della società. Per risolvere il problema è necessario modificare raggio e posizionamento di quella struttura, nonché ridisegnare i marciapiedi eliminando il sottopasso della Questura. Questi accorgimenti saranno introdotti con i lavori di costruzione definitiva della rotonda, previsti il prossimo anno. Molto più complicato, invece, sarà risolvere i problemi che caratterizzano la rotatoria posta dall’altro lato del ponte Kennedy a Malgrate. Il recente rinnovo del consiglio provinciale dovrebbe permettere la ripartenza delle interlocuzioni tra Villa Locatelli, le due amministrazioni e Anas in merito ad un ridisegno complessivo di quello snodo viabilistico.

Le questioni sul tavolo sono tre: la proposta di Palazzo Bovara di invertire il senso di marcia sul viadotto, introducendo due corsie in uscita dalla città e una in ingresso; l’esigenza di Malgrate di risolvere il problema di sicurezza per chi proviene dal lungolago; la necessità di trovare spazio sul ponte per la pista ciclabile. Rimane poi la coppia ponte Manzoni – quarto ponte, su cui negli ultimi giorni si sono riaccese le discussioni. Per rendere il quarto ponte percorribile in entrambi i sensi di marcia, è necessario riqualificare lo svincolo lato Pescate. Per il sindaco Gattinoni la soluzione migliore e più facile da realizzare è chiudere la rampa di accesso alla ss36 da Pescate. Un’ipotesi contro cui Dante De Capitani, primo cittadino pescatese, si è sempre battuto strenuamente. Anas e Regione sveleranno ai due sindaci il loro progetto nell’incontro previsto il prossimo 7 ottobre.

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