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Sabato 16 Ottobre 2010
Lecco, le piccole imprese:
"La crisi non è finita"
Il momento non è dei migliori. Se la ripresa c'è, non è per tutti. E i mercati continuano a mandare segnali contrastanti. Con un umore autunnale i piccoli imprenditori di Confidustria sabato 16 ottobre e domenica 17 si sono riuniti a Prato. In Toscana anche una delegazione lecchese, guidata dal presidente di Confindustria Lecco Franco Keller e da Cinzia Cogliati, vice presidente del gruppo piccole imprese di via Caprera.
Le piccole imprese lecchesi - che poi sono la stragrande maggioranza del nostro tessuto economico - vedono quali prospettive? La domanda è per Cinzia Cogliati. "Finora, il 2010 ha visto una ripresa delle produzioni. Anche se - sottolinea la Cogliati - non va scordato che l'anno scorso il nostro sistema ha accusato cali di fatturato tra il 40 e il 55%. Siamo quindi lontani dal ritorno ai livelli produzione e di vendite che avevamo prima della crisi". E adesso come va? "È difficile capire in quale congiuntura ci stiamo muovendo. Perché - nota Cinzia Cogliati - l'impressione è che il recente aumento della produzione sia stato una sorta di rimbalzo tecnico. Cioè molte imprese hanno ricostituito le scorte, dopo che avevano svuotato gli scaffali dei magazzini. Ora però che i magazzini sono stati di nuovo riempiti, si ha la sensazione che la produzione e gli ordini a breve abbiano di nuovo rallentato. Mentre sul 2011 grava un grosso punto interrogativo: non sappiamo cioè quale possa essere l'evoluzione dei mercati". Qual è l'umore dei piccoli imprenditori? "Non ci può essere una sola risposta, perché tante e diverse sono le situazioni. In generale, diciamo che siamo preoccupati perché il quadro resta dominato dall'incertezza". Tra gli elementi critici della crisi, il rapporto difficile con le banche. "Sì, pur con qualche miglioramento, i rapporti con gli istituti di credito restano difficili. Soprattutto per le piccole imprese che non hanno le capacità patrimoniali delle realtà di maggiori dimensioni e quindi avvertono prima le difficoltà finanziarie". Nell'incontro di Prato, Confindustria punterà l'attenzione anche sulle reti d'impresa, che possono essere uno strumento per superare le difficoltà legate alle dimensioni aziendali. Su questi nuovi modelli organizzativi, Lecco si sta muovendo con sicurezza. Nel territorio, sono avviate varie esperienze di aggregazione tra aziende che, pur in un quadro normativo e fiscale ancora non definito, stanno cercando di consolidarsi mettendo in comune varie funzioni della gestione. In particolare, le reti d'imprese possono consentire di entrare in mercati che la singola azienda non potrebbe raggiungere.
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